Il settore non è ancora competitivo con i “cugini” diesel. La speranza è di abbattere i costi per rendere più convenienti i camion a idrogeno
(Rinnovabili.it) – Oltre mille chilometri con un pieno di… H2. Quello realizzato dal camion a idrogeno di Daimler Truck è un record che infonde ottimismo nel settore della mobilità sostenibile.
Il veicolo ha percorso 1047 km per concludere qualche giorno fa il suo viaggio dimostrativo a Berlino. La casa produttrice, legata a Mercedes, ha provato così ad accendere una luce sulle potenzialità dell’idrogeno come tecnologia conveniente per il settore logistico. Il camion GenH2 ha iniziato il suo giro dimostrativo presso lo stabilimento del gruppo a Woerth am Rhein lunedì pomeriggio, vicino al confine con la Francia. Il giorno successivo è arrivato nella capitale tedesca. Il prototipo ha fatto il viaggio a pieno carico con un solo rifornimento di idrogeno liquido, dimostrando che può eguagliare l’autonomia di un competitor diesel. Un fatto che spinge l’azienda produttrice a parlare di “un’altra pietra miliare” raggiunta.
“State dimostrando che un carico pesante può essere trasportato a lunga distanza in modo sostenibile”, ha detto alla cerimonia di partenza Petra Dick-Walther, segretaria di stato per l’economia della regione tedesca della Renania-Palatinato.
In realtà le cose sono un po’ più complesse. Dopo tanti anni in cui l’idrogeno è stato descritto come il potenziale “game changer” della mobilità, ancora non è riuscito a diventare mainstream.
I motivi sono diversi: intanto la fonte energetica di partenza va sempre tenuta presente. L’idrogeno infatti viene prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua, ma è un combustibile “green” solo se l’elettricità necessaria per il processo è ottenuta da fonti rinnovabili. Quando si parte da carbone o gas naturale, diventa solo un derivato da fonti fossili ed è molto meno rispettoso dell’ambiente.
Presente e futuro dell’idrogeno, dunque, sono costellati di sfide tecniche, alti costi e infrastrutture ancora ai minimi termini. Tuttavia, Daimler Truck ci scommette e pensa che il vettore avrà un ruolo nel ridurre le emissioni dei trasporti su gomma. Proprio come i veicoli elettrici a batteria.
“Per decarbonizzare i trasporti, abbiamo bisogno di entrambi”, ha detto Andreas Gorbach, responsabile della tecnologia dell’azienda tedesca. Un percorso che sta tentando anche Volvo negli ultimi anni, così come altre case automobilistiche.
Secondo le attuali norme dell’Unione Europea, i produttori di camion devono ridurre le emissioni dei nuovi camion del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019. Ma Bruxelles ha dichiarato all’inizio di quest’anno che prevede di aggiornare gli obiettivi al rialzo. Il settore dovrà aspettarsi target del 45% entro il 2030 e del 90% entro il 2040. Nei prossimi anni ci attende quindi una lotta contro il tempo per abbassare il costo dell’idrogeno verde al punto da renderlo realmente competitivo.