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A Bolzano la prima flotta di bus ad idrogeno d’Italia

Presentati i primi 3 autobus a fuel cell dei 12 acquistati dall'amministrazione bolzanina per il trasporto urbano. Ministro Giovannini: "La Provincia ha avviato un percorso virtuoso”.

bus ad idrogeno
Il sindaco di Bolzano, Caramaschi, il presidente della SASA, Morandi, assessore Alfreider, il presidente della Provincia, Kompatscher, Fiore (Solaris) e Theiner (ITT) – (Foto: ASP/Armin Huber)

I nuovi bus a idrogeno sono prodotti dall’azienda italiana Solaris

(Rinnovabili.it) – Bolzano è la prima città d’Italia a dotarsi di un parco bus a idrogeno: 12 mezzi nuovi fiammanti che si uniranno ai cinque prototipi a fuel cell in circolazione ormai dal 2013. A darne notizia è l’amministrazione provinciale che stamane, assieme a Comune, la concessionaria per il trasporto pubblico SASA e l’Istituto per Innovazioni Tecnologiche (IIT), ha presentato i primi tre veicoli della flotta.

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Il territorio è stato uno dei primi in Europa ad investire sul vettore. “L’innovazione, la sostenibilità e l’uso intelligente delle risorse locali sono la chiave per il riavvio – afferma il presidente della Provincia, Arno Kompatscher – attraverso la ricerca e progetti avviati […], l’Alto Adige negli ultimi anni è diventato pioniere in questa tecnologia“. Un impegno che non è venuto meno neppure di fronte alla crisi del COVID-19. Lo scorso anno, in piena pandemia, la Giunta provinciale ha approvato un Masterplan su politiche energetiche e mobilità dedicato all’idrogeno verde. Gli obiettivi principali? Ampliare l’offerta pubblica di mobilità senza emissioni e convertire l’asse del Brennero in un “corridoio green”.

I nuovi bus a idrogeno, su cui ha investito la Provincia di Bolzano, rappresentano uno strumento concreto per far avanzare l’obiettivo. L’acquisto è stato cofinanziato al 30% attraverso il progetto UE JIVE. Realizzati dall’italiana Solaris, i mezzi combinano fuel cell ad alte prestazioni da 70 kW con batterie al litio (29,2 kWh). L’energia viene indirizzata ai due motori elettrici, da 125 kW a testa, contenuti nelle ruote. Grazie alla batteria e ad un serbatoio dell’idrogeno da 37,5 kg, ogni autobus può percorrere oltre 350 km al giorno prima di aver bisogno di un pieno. La destinazione? “Per ora i mezzi sono in servizio principalmente in ambito urbano“. spiega Petra Piffer, direttrice di SASA “Tuttavia è già in fase di studio l’impiego di veicoli a zero emissioni anche fuori dalle città”.

Il Piano dedicato al vettore non dimentica ovviamente la parte infrastrutturale. E nel deposito SASA, a Bolzano Sud, sono già iniziati i lavori per la nuova stazione di rifornimento di idrogeno. “Noi puntiamo  molto sulla produzione dell’idrogeno verde – sottolinea l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider – specialmente anche per una mobilità ad emissioni zero sia per il trasporto pubblico, ma anche per il trasporto merci. Per questo vorremmo investire” insieme al Ministero de Trasporti e all’UE “in questa tecnologia, nelle infrastrutture di rifornimento e in veicoli nuovi”.

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“La mobilità sostenibile nelle città, grandi e piccole, è un elemento importante per migliorare la vivibilità dei quartieri e la qualità della vita delle persone”, affermato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. “La Provincia di Bolzano, con grande senso di responsabilità, ha già avviato questo percorso virtuoso”.