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Nel 2024 i bus a idrogeno di FlixMobility saranno realtà sul lungo raggio

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Credits: FlixMobility

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Entro il 2024 i primi bus a idrogeno extraurbani potrebbero essere realtà in Europa. A rendere noto la notizia è FlixMobility, operatore di autobus a lunga percorrenza che ha annunciato la partecipazione al progetto HyFleet.

Il progetto, fondato sulla collaborazione tra FlixMobility, Freudenberg Fuel Cell e-Power Systems e ZF Friedrichshafen AG, riguarda la realizzazione di un sistema di celle a combustibile ad alta prestazione per autobus a lunga percorrenza.

L’obiettivo green è di garantire, in futuro, soluzioni di mobilità a zero emissioni sulle lunghe tratte. Anche atmosfair, ONG attiva nella protezione del clima, è coinvolta come partner associato nel progetto, che in futuro vedrà la partecipazione anche di un’impresa del settore manifatturiero.

Siamo convinti che questa soluzione possa contribuire alla rivoluzione green nel mondo dei trasporti che da sempre auspichiamo” ha dettoAndré Schwämmlein, fondatore e amministratore delegato di FlixMobility.

“Con questo progetto, continuiamo a perseguire l’obiettivo di offrire a sempre più persone una soluzione di viaggio in grado di coniugare efficacemente sostenibilità ed economicità».

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Il consorzio del progetto ha ufficialmente ottenuto la UIA (non-binding letter of intent) del Ministero Federale dei Trasporti e dell’Infrastruttura Digitale tedesco.

Il progetto del bus a idrogeno si affianca a quelli già implementati da FlixMobility nel campo della sperimentazione delle fonti di energia alternative. A luglio 2021, infatti, sono stati infatti messi su strada i primi FlixBus a biogas grazie alla collaborazione con Iveco e Scania e con OrangeGas e Gasum.

I bus a idrogeno preceduti dai bus elettrici

Un evento preceduto dal lancio, nel 2018, dei primissimi autobus a lunga distanza 100% elettrici in Francia e Germania e l’installazione, nel 2020, di pannelli solari sulla linea Londra-Dortmund.

Chi viaggia sugli autobus FlixBus ha la possibilità di compensare le emissioni di CO2 della propria corsa. Ora, con questo progetto, FlixMobility vuole compiere un ulteriore passo verso l’obiettivo di una mobilità sempre più sostenibile.

Interessante il paragone ambientale tra auto e bus. Chi, su un ipotetico itinerario di 400 km, sceglie il secondo rispetto al primo si stima che riduca le proprie emissioni di 6,6 kg di CO2. E’ un calcolo teorico, naturalmente, basato sul fatto che le emissioni degli autobus vano suddivisi tra tanti passeggeri mentre quelli delle auto su 2 o 3 persone.

Il progetto HyFleet punta ad azzerare interamente l’impatto degli autobus a lunga distanza. E una strada percorribile è individuata proprio nell’idrogeno verde.

L’idrogeno, inoltre, garantisce un adeguato livello di autonomia sulle lunghe trattee richiede tempi di rifornimento simili a quelli per chi viaggia con benzina o gasolio. Due elementi, questi, che giocano a favore di una sostituzione, in futuro, degli autobus a Diesel con i bus a idrogeno nella flotta FlixBus.

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La prima fase del progetto HyFleet prevede lo sviluppo, da parte di Freudenberg, di un sistema di celle a combustibile adatto al lungo raggio che sarà testato direttamente su un modello di prova.

Per poter garantire l’azzeramento dell’impatto della propria flotta di autobus, FlixMobility intende utilizzare solo idrogeno verde prodotto in modo sostenibile da energie rinnovabili. Tale visione orienterà la scelta dei partner con cui la società andrà a collaborare, sia a livello infrastrutturale che a livello di rifornimento.

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