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Bonus mobilità già esaurito, troppe richieste nel giorno del ‘crash day’

Bonus mobilità
Foto di _cristina_ da Pixabay

di Tommaso Tetro

Biciclette, e-bike, monopattini e mezzi leggeri, si fanno attendere

(Rinnovabili.it) – Click day o flop day. La domanda non è inopportuna. Se si pensa che la giornata del bonus mobilità indetta dal governo sarebbe dovuta essere dovuta essere un successo ed invece si è rivelata un ‘crash’ continuo. Sia del sito dedicato, in blocco per via delle lunghe ‘attese digitali’, che dei problemi con l’accesso all’identità digitale, la Spid (che viene fornita da Poste italiane).

Doveva partire alle nove di mattina ma già un minuto prima inizia il blocco del sito www.bonusmobilità.it. La piattaforma messa in piedi per la richiesta del ‘buono’, e voluta dal ministero dell’Ambiente, si ferma. Non è possibile accedere: e allora biciclette, e-bike, monopattini e mezzi leggeri, pronti a essere ‘scontati’ dovranno attendere. Soprattutto l’attesa è dei cittadini on-line, naturalmente. Poi dopo un’ora finalmente si entra. Ma si formano subito file on-line, con anche 200mila persone davanti. E una volta giunto il proprio turno, ci si mette l’autenticazione con la Spid che non consente di proseguire. 

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Eppure i soldini messi a disposizione per il bonus – che singolarmente copre il 60% della spesa, fino a un massimo di 500 euro – sono già finiti: “I fondi ministeriali sono esauriti”, viene fatto presente 24 ore dopo l’apertura delle domande. E’ stata una vera e propria esplosione di contatti, l’affluenza ha viaggiato al ritmo di 3mila account al minuto. I 215 milioni di risorse sono andati via in un solo giorno – confermano dal ministero – mettendo in evidenza che alle 10.00 di stamattina gli utenti registrati erano oltre 590mila mentre i bonus emessi sono stati poco meno di 258mila, con più di 300mila richieste di rimborsi; e 1.836 buoni validati. Niente paura però. Secondo il ministero questi fondi sono soltanto “la prima tranche di risorse”. Ne arriveranno altre. E si pensa subito a “100 milioni in Legge di Bilancio”; cosa comunque da tarare, dal momento che dipenderà dalle fatture e dagli scontrini che saranno in diritto di ricevere il bonus.

Bonus mobilità, arrivano le prime critiche

Ma le polemiche politiche non si sono fatte attendere, in piena emergenza sanitaria da coronavirus le opposizioni hanno parlato di “delirio” raccontando la vicenda come ci invece di pensare alle cose serie sta “giocando con i monopattini”. Tanto che la Lega chiede le dimissioni del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Ma anche nella maggioranza di governo non si disdegnano pizzichi all’indirizzo di Costa, per esempio con Italia viva che, ‘pacatamente’, dice come “forse sarebbe meglio che, prima di tutto ciò, lo Stato imparasse a far funzionare un sito internet”. Non poteva mancare la voce delle associazioni dei consumatori: “E’ ora di finirla con questi click day – osservano l’Unione nazionale consumatori e il Codacons, parlando di ‘flop’ e del ‘solito pasticcio all’italiana’ – un metodo a dir poco primitivo, che costringe i consumatori a fare una gara a chi arriva primo”.

Intanto il ministro dell’Ambiente chiama in causa la Guardia di Finanza, riferendo che “sta monitorando sul corretto utilizzo del buono o del rimborso”.

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