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Trenitalia presenta Blues, il primo treno ibrido a tripla alimentazione

treno ibrido a tripla alimentazione
via Pixabay

Blues è stato progettato e costruito da Hitachi Rail

(Rinnovabili.it) – La mobilità ferroviaria regionale è pronta al salto tecnologico. E Firenze ha “offerto” il terreno dove prendere la rincorsa. Piazza della Repubblica è stata infatti la location da cui Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha presentato il suo nuovo Blues, il primo treno ibrido a tripla alimentazione. Parte del più ampio progetto di rinnovo della flotta, la speciale locomotiva rappresenta uno dei prodotti più all’avanguardia nel trasporto su ferro. Il mezzo possiede, infatti, un doppio sistema di propulsione che gli permette di passare dai motori diesel a quello elettrico. Quest’ultimo può essere alimento dal classico pantografo o da batterie. Perché questa scelta? Per adattare i futuri convogli regionali sia alle line elettrificate che a quelle non, assicurando minori emissioni ma maggiori prestazioni.

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“Mediante lo spegnimento dei motori nelle fasi di approccio, sosta e ripartenza dalle stazioni” questa tecnologia può “garantire una riduzione del 50% del consumo di carburante”, spiega la società in una nota stampa. “Oltre a una forte riduzione in termini di emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, assicurando anche la massima silenziosità nelle fasi di stazionamento”. La tecnologia permetterà di raggiungere una velocità massima di 160 km/h con un’accelerazione di 1,10 m/sec2.

Materiali riciclati e consumi ridotti per il primo treno ibrido a tripla alimentazione

Progettato e costruito da Hitachi Rail, il treno ibrido fa della sostenibilità unita all”innovazione la sua struttura portante. Ecco perché in fase di progettazione sono stati scelte materie prime seconde e materiali che garantissero elevati livelli di riciclabilità (95%) post consumo. Un’attenzione particolare è stata riservata anche alla riduzione dei consumi interni attraverso soluzioni come l’illuminazione a led e sensori di CO2 per una gestione ottimale della climatizzazione. O ancora attraverso le funzionalità Green Drive (sistema di informazioni di supporto al macchinista) e Smart Parking (spegnimento di alcuni apparati per ridurre l’assorbimento di energia nell’arco del periodo di sosta).

I progettisti hanno anche posizionato i componenti di trazione sul tetto del treno per ampliare lo spazio interno e migliorarne l’accessibilità. Ogni convoglio può trasportare fino a 300 persone. 

La rivoluzione dei trasporti regionali su ferro

In totale sono già previsti 110 treni Blues – prodotti negli stabilimenti italiani di Pistoia, Napoli e Reggio Calabria – da consegnare in Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna.

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“Oggi – ha spiega il presidente della regione Toscana Eugenio Giani in occasione del lancio – vediamo un treno ibrido blues di grandissima qualità ed evidente perfezione sul piano dell’estetica e del design. La presentazione nazionale si svolge a Firenze perché nei numeri c’è la sostanza. Dei 110 nuovi Blues, 44 arrivano in Toscana e il modello è esposto in piazza della Repubblica, piazza simbolo della Firenze romana che già 2000 anni fa era il centro  dei trasporti e dei collegamenti della città”. Nel 2022 il mezzo arriverà sulle linee non elettrificate del bacino senese, del bacino faentino e della Val di Sieve.

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