Accordo tra Eni e la torinese XEV per portare su strada il battery swapping
(Rinnovabili.it) – Il sogno dell’autonomia elettrica infinita. Per spazzar via la range anxiety, la paura di non riuscire ad arrivare a destinazione. E convincere anche i più scettici che c’è una soluzione ottimale al tallone d’Achille della mobilità sostenibile. Parliamo del battery swapping, ovvero la sostituzione di una batteria scarica con una carica.
Come funziona il battery swapping
L’idea è semplice, ma la sua realizzazione è meno scontata di quanto può apparire a prima vista. Battery swapping significa letteralmente “scambio di batterie” e trasforma la sosta per ricaricare l’EV in una sorta di pit stop durante il quale, in pochi minuti, vengono sostituite le batterie.
Il tempo in cui rimanere fermi è ridotto quasi a zero. Il battery swapping aggira così uno dei problemi principali nella diffusione su larga scala degli EV. La ricerca continua a lavorare su metodi di ricarica veloce e ultraveloce. Le migliori auto elettriche sul mercato hanno tempi di ricarica che oscillano tra i 20 minuti per 185 km della Tesla Model X ai 266 km nello stesso lasso di tempo per una Mercedes EQS 580.
Chi scommette sul ricambio delle batterie
Scartare l’idea della ricarica e abbracciare quella del battery swapping risale a una decina di anni fa. Molte aziende si sono cimentate in questa direzione con alterni risultati, a partire dalla pionieristica Better Place, nel 2011, che inaugurò la prima stazione di cambio batterie. Poi arrivò il turno di Elon Musk: Tesla preparò un progetto ma lo accantonò in poco tempo.
Sempre negli Stati Uniti ci sta provando la startup californiana Ample che ha messo in piedi le prime due stazioni, completamente automatizzate. La Cina è ovviamente della partita vista la centralità della mobilità elettrica nei piani di Pechino: nel paese asiatico, nel 1° semestre 2021, la quota di vendite di EV sul totale dei veicoli è cresciuta del 9,6% e sono già state vendute 900mila unità. Il Dragone punta sul battery swapping dal 2018 con NIO e BAIC.
Il battery swapping in Italia: ci pensa la partnership Eni – XEV
Nel nostro paese la nuova spinta verso una mobilità a zero emissioni ma anche con zero tempo di ricarica arriva da Eni. La società di San Donato Milanese ha stretto un accordo con XEV, una giovanissima casa automobilistica nata nel 2018 a Torino, per contribuire alla transizione della mobilità urbana. Cosa prevede?
Eni mette a disposizione le sue Eni Live Station, XEV fornisce il suo servizio di battery swapping, ribattezzato Battery Xchange. La sostituzione delle batterie riguarderà il modello YOYO, lanciato da XEV lo scorso maggio, una city car completamente elettrica guidabile già dai 16 anni con patente B1. “Con questa partnership nella mobilità sostenibile Eni conferma il proprio impegno nella transizione energetica e l’assoluta rilevanza attribuita alla leva dell’innovazione, nell’ambito di una strategia che le consentirà di raggiungere la totale decarbonizzazione di prodotti e processi entro il 2050”, ha dichiarato Giovanni Maffei, Responsabile Commerciale Green & Traditional Refining & Marketing di Eni.
Il servizio sarà disponibile già nei prossimi mesi e in un numero selezionato di stazioni Eni, dopo aver fatto il debutto sulla scena in anteprima all’International Motor show che si è tenuto dal 7 al 12 settembre 2021 a Monaco di Baviera, in Germania, appoggiandosi alla stazione di servizio Eni di Innsbrucker Ring. Quanto tempo durerà il cambio batteria? “In alcune selezionate stazioni di servizio Eni, i nostri clienti YOYO potranno utilizzare il servizio Battery Xchange e ottenere in pochi minuti un nuovo set di batterie completamente cariche”, specifica il CEO di XEV Luo Tik.
Il rafforzamento della mobilità urbana sostenibile avrà poi un secondo step nel 2022, quando le auto YOYO di XEV entreranno a far parte della flotta di Enjoy, il servizio di car sharing di Eni attivo in diverse città italiane tra cui, oltre Torino, anche Roma, Milano, Firenze e Bologna. “Con XEV siamo i primi in Europa a fornire il servizio di sostituzione della batteria presso le nostre stazioni di servizio”, spiega Maffei, “e saremo i primi a metterle a disposizione degli utenti del nostro servizio di car sharing Enjoy, per ampliare il più possibile l’offerta di servizi e prodotti sostenibili”.
In collaborazione con Eni