Anche la seconda tranche di bandi MASE colonnine ricarica EV ha raggiunto risultati ben al di sotto delle aspettative. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è stato costretto a riaprire i termini per presentare i progetti per realizzare infrastrutture di ricarica elettrica sulle strade extraurbane e nei centri urbani.
“Le istanze di ammissione al beneficio potranno essere presentate tramite l’apposita piattaforma predisposta dal GSE, che sarà accessibile dal 29 ottobre al 13 novembre 2024”, fa sapere il dicastero in una nota.
Novità per agevolare partecipazione ai bandi MASE per colonnine ricarica
La riapertura degli sportelli è accompagnata da alcune novità. Gli avvisi del MASE contengono alcune modifiche che “mirano a facilitare la massima partecipazione da parte dei soggetti interessati”, spiega il Ministero. Nello specifico, è stata rimodulata l’entità dei macrolotti e dei moduli di macrolotto, già ritoccate dal bando precedente. I tecnici del MASE hanno apportato modifiche anche agli ambiti e ai moduli d’ambito per cui il bando è andato deserto.
I problemi cronici dei bandi PNRR colonnine elettriche
Il secondo bando PNRR per le colonnine di ricarica EV era stato annunciato a giugno 2024. Prevedeva 279 milioni di euro per l’infrastruttura di ricarica nei centri urbani e 360 milioni per le strade extraurbane. Fondi previsti dall’Investimento PNRR – M2C2 – 4.3 “Installazione di infrastrutture di ricarica” per sostenere la realizzazione di oltre 21mila stazioni di ricarica per veicoli elettrici entro il 2025.
I termini di questo bando, aperto il 22 luglio, sono scaduti il 7 ottobre scorso. Come nel caso del 1° bando, la partecipazione degli operatori è stata scarsa. Il bando 2023 aveva evidenziato molte criticità, che si riflettono in una geografia della infrastruttura di ricarica nazionale fatta sempre più da isole non interconnesse e da sperequazioni territoriali.
L’unico dato positivo riguardava il numero di punti ricarica assegnati, 4.718 in tutto, da installare entro 12 mesi. Tuttavia, si tratta di punti di ricarica concentrati solo nei centri urbani. Il bando per le colonnine su strade extraurbane infatti era andato a vuoto: nessuna delle aziende che aveva presentato progetti era stata ammessa.
A vincere erano state solo grandi aziende, visto che tempi strettissimi di presentazione (28 giorni) e ambiti geografici da coprire molto estesi (anche regioni intere) svantaggiavano le aziende di taglia inferiore. Inoltre, nessuna colonnina era stata assegnata in Sardegna, Calabria e gran parte della Sicilia. Problemi che, almeno in parte, continuano a interessare gli avvisi del 2° bando e a scoraggiare la partecipazione delle aziende.
Da questo 2° bando, i tecnici ministeriali si aspettano 7.500 nuovi punti super-veloci extraurbani e 10.880 urbani.