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L’auto ibrida in testa ai desideri di acquisto degli italiani

auto ibrida

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – L’auto ibrida convince gli italiani in attesa di decidere quale modello acquistare. Questo, in sintesi, il risultato di un sondaggio effettuato da Areté, azienda di consulenza strategica che ha mostrato anche come gli abitanti della Penisola stiano rinviando l’acquisto della vettura. In attesa di notizie più chiare su bonus e incentivi.

Gli ancora incerti scenari economici stanno spingendo gli italiani a rinviare l’acquisto del bene auto: solo il 12% si dice pronto a farlo già nei prossimi mesi. Cresce in modo significativo l’appeal delle vetture a basso impatto ambientale, in particolare delle ibride che nelle intenzioni di acquisto raggiungono il 50% delle preferenze da parte di quanti si dicono predisposti a cambiare l’auto.

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Certo, la politica di continui stop&go degli incentivi negli ultimi mesi sta disorientando i potenziali beneficiari. Che comunque reputano che i bonus non siano sufficienti per spingere in modo significativo gli acquisti verso la svolta elettrica.

La survey “Cambiare l’auto oggi, che confusione” è stata fatta nell’ultima settimana di settembre su un campione ponderato di oltre 500 rispondenti per indagare sul campo le intenzioni di acquisto.

Lo studio prende avvio da un dato, che conferma quanto empiricamente osservato in queste settimane in molte grandi città con il ritorno a un congestionamento delle strade. Dato che non si osservava in questa misura da molti mesi: anche in questa fase di convivenza con la pandemia, 7 italiani su 10 usano abitualmente l’auto per i propri spostamenti, solo l’8% si muove a piedi o sui mezzi pubblici, il 6% in bici e il 3% si affida ai mezzi in condivisione (auto, bike, monopattino).

Auto ibrida? Si, ma non adesso. Italiani confusi sugli incentivi

Come detto, in attesa di tempi migliori gran parte degli italiani preferisce rinviare l’acquisto dell’auto. Alla domanda “entro quando pensi di sostituire/acquistare un’auto?” il 12% del campione ha risposto “entro la fine del 2021”. Circa la metà non ci penserà prima di un anno, mentre il 39% si dice pronto a valutare questa opzione nei prossimi 12 mesi.

Un concreto sprone all’acquisto potrebbe arrivare dagli incentivi governativi, il cui funzionamento però non è stato ancora pienamente compreso. Già, perché 4 italiani su 10 infatti non hanno chiare le modalità di accesso a tali incentivi.

Il 6% addirittura non sa cosa siano. Il giudizio sui bonus diventa ancora più radicale se si chiede se questi saranno sufficienti a spingere all’acquisto di auto nuove: per metà del campione non basteranno a sostenere le vendite di vetture elettriche.

Solo in parte scontata, quindi, la risposta al quesito “cosa ti spingerebbe oggi ad acquistare una auto?”. La leva del “prezzo accessibile” (o in forma di maggiore incentivo governativo o di un più contenuto valore economico della vettura da comprare) risulta decisiva per il 71% del campione. 

Il 20% chiede più chiarezza in merito alle informazioni sulle alimentazioni ibride o elettriche per poter operare con maggiore consapevolezza la propria scelta.

Attualmente, 7 italiani su 10 puntano ad acquistare una vettura nuova più che una usata. 

A spingere verso il nuovo – quindi a minori emissioni di CO2 – sono soprattutto, oltre agli incentivi, la possibilità di passare a un’auto ibrida o a una elettrica (indicata dal 30% dei rispondenti). La dotazione della più avanzata tecnologia di bordo è segnalato dal 23% degli interpellati.

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Vincono le auto elettriche o ibride

Sul fronte delle alimentazioni, le vetture elettrificate confermano quindi i graduali passi in avanti compiuti anche concretamente sul mercato.

Infatti 5 italiani su 10 si dicono pronti a sceglierne una ibrida, mentre il 20% intende valutare l’opzione elettrico. Il restante 30% punta invece sui vecchi motori, a benzina o Diesel che siano.

Perché le auto con motore elettrico (da solo o in “compagnia” di un motore termico) vanno per la maggiore? Dietro questa predilezione si celano ragioni ambientali per il 30% dei rispondenti, che dichiara di volerlo fare per non inquinare.

Ma soprattutto ragioni economiche, con il 60% del campione che afferma di volerlo fare per un risparmio legato soprattutto ai minori costi di carburante e manutenzione.

I nostri dati – sottolinea Massimo Ghenzer, presidente di Areté – confermano il forte interesse degli italiani per le alimentazioni alternative a basso impatto ambientale, ibride in primis. Dal mercato emergono alcune chiare richieste per accelerare la transizione verso l’affermazione di un modello di e-mobility. Serve poi ancora maggiore chiarezza da parte delle case auto nell’evidenziare al cliente le concrete differenze, tecnologiche e nell’esperienza di guida,  tra le diverse motorizzazioni elettriche ed ibride”.

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