Uno studio dell’ong ambientalista europea indipendente Transport & Environment calcola che l’industria conserverebbe margini di profitto del 4% vendendo EV del segmento B di dimensioni più contenute e quindi con un prezzo più accessibile. A queste condizioni, un mercato EV sostenibile è già possibile nel 2025
Oggi l’industria cerca di massimizzare i profitti producendo soprattutto SUV elettrici
(Rinnovabili.it) – L’Europa può competere con la Cina sulle auto elettriche? Sì, basta “restringere” le dimensioni degli EV. E di conseguenza abbassare il prezzo. Con questa strategia apparentemente banale, sarebbe possibile creare un mercato dell’auto elettrica sostenibile a livello UE già nel 2025. Lo afferma un nuovo studio dell’Ong Transport & Environment pubblicato oggi.
Veicoli elettrici di piccole dimensioni con un prezzo calibrato attorno ai 25.000 euro e made in Europe. Così le case automobilistiche del continente potrebbero fronteggiare l’erosione delle loro quote di mercato a opera dei modelli elettrici made in China, sostiene T&E.
L’UE mette sotto la lente la Cina
Una circostanza, peraltro, finita sotto la lente di Bruxelles. L’UE, infatti, ha avviato proprio ieri un’indagine per decidere se e come applicare delle tariffe punitive nei confronti dei veicoli elettrici cinesi venduti sui mercati europei. “I mercati globali sono ora inondati di auto elettriche più economiche. E il loro prezzo è mantenuto artificialmente basso da enormi sussidi statali”, ha affermato ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso annuale sullo Stato dell’Unione di fronte all’Europarlamento.
Come accelerare la diffusione di auto elettriche made in UE
In ogni caso, l’industria europea dell’auto può far fronte a Pechino anche senza “correttivi” da parte di Bruxelles. E garantendosi un margine di profitto del 4%. Secondo lo studio di T&E, il calo dei costi di produzione e dei prezzi delle batterie (a circa 100 $/kWh) renderebbero possibile l’elettrificazione del mercato di massa con veicoli del segmento B già entro il 2025. Si tratterebbe di veicoli con batteria litio-ferro-fosfato da 40 kWh e un’autonomia di 250-300 km. Oggi, invece, le case auto sono orientate a produrre SUV elettrici per massimizzare il profitto. Anche se così facendo si rallenta la crescita del mercato.
Questa soluzione potrebbe smuovere anche i mercati delle auto elettriche oggi più immobili. Come quello italiano, dove la quota di mercato degli EV non arriva al 4%, un dato significativamente più basso di quello degli altri grandi paesi produttori di auto in UE. Secondo un nuovo sondaggio di YouGov per T%E, infatti, oltre un quarto (27%) dei potenziali acquirenti di nuove auto in Italia intende già comprare un’auto elettrica il prossimo anno. Ma quando viene offerta l’opzione di una piccola auto elettrica da 25mila euro, la percentuale di nuovi acquirenti disposti ad acquistare un modello elettrico a batteria sale al 38%.