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Auto a metano, sono un’opzione pulita? Gli ultimi studi dicono no

Transport & Environment ha raccolto le ultime ricerche disponibili in merito ai veicoli a gas naturale compresso (GNC) e smentisce il settore: questi mezzi rilasciano un gran numero di particelle pericolose, associate a cancro, Alzheimer e malattie cardiache e respiratorie.

auto a metano
Credits: piqsels.com

I dati emissivi di camion, bus, furgoni e auto a metano

(Rinnovabili.it) – Le auto a metano rappresentano un’opzione pulita per il trasporto stradale? Secondo gli ultimi studi di settore, la risposta è no: le vetture a gas naturale compresso (GNC) rilasciano un gran numero di particelle pericolose per la salute. L’ong Transport and Environment (T&E) ha raccolto queste nuove evidenze scientifiche in un unico rapporto con l’obiettivo di fare chiarezza sul tema e sfatare falsi miti. Il documento prende in esame non solo auto a metano ma anche anche furgoni, camion e autobus, valutando l’emissione di polveri fini, ultrafini e ammoniaca. E rivelando dati che difficilmente possono essere ignorati.

Questi mezzi hanno dimostrato di rilasciare grandi quantità di particolato soprattutto durante la guida urbana (ovvero a basse velocità, con avviamento a freddo). Cinque differenti test di laboratorio, ad esempio, hanno dimostrato che le auto a metano hanno emesso tra i 9 e i 900 miliardi di particelle per km. Peccato che ad oggi non vi sono limitazioni normative per questo comparto, al contrario degli obblighi imposti a mezzi diesel e a benzina.

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Il problema? Gli attuali vincoli per i motori a gas compresso fanno riferimento a una dimensione di particolato molto maggiore rispetto a quella emessa. Gli unici obblighi previsti per il futuro sono quelli riguardanti i veicoli pesanti a GNC a partire dal 2023. La situazione peggiora se si sconsiderato le particelle ultrafini, il cui dato risulta anche più elevato.

Non solo. Gli studi hanno mostrato come questi veicoli emettano grandi quantità di ammoniaca (NH3) che, a sua volta, contribuisce all’inquinamento da polveri sottili. I test su strada di auto e furgoni a GNC hanno rivelato emissioni di NH3 rispettivamente fino a 20mg/km e 66mg/km ma anche in questo caso non vi sono dei limiti normativi. “C’è chi sostiene che i veicoli a gas naturale compresso (GNC) rappresentino una tecnologia pulita, a basse emissioni e una soluzione per la crisi dell’inquinamento atmosferico in Europa”, scrive T&E. “Gli ultimi dati sull’inquinamento da particolato di automobili, furgoni, autobus e camion a GNC smentiscono questa tesi, dimostrando che questa tecnologia produce alti livelli di inquinanti tossici”.

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I dati dei test ci dicono che le auto a metano producono polveri che sono solo molto più piccole di quanto oggi regolamentato, risultando per questo motivo ancora più nocive per la salute umana”, spiega Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria afferma. “Inoltre,  dato il contributo di questo combustibile alla dispersione di ammoniaca in atmosfera ne consegue che vi è un collegamento fra le emissioni di queste auto e la formazione di particolato secondario (PM 2.5) nelle nostre città. Se davvero l’impegno delle autorità di proteggere la salute dei cittadini è serio, allora questi veicoli dovrebbero essere vietati nelle aree urbane e, di certo, non ne va promosso l’acquisto con contributi come, per esempio, sta accingendosi a fare il Comune di Milano.”