di Mauro Spagnolo
(Rinnovabili.it) – Wallbox è un’azienda spagnola fondata nel 2015 ed alla fine dell’anno scorso è stata quotata in borsa con un valore maggiore di un miliardo. Si occupa di produrre sistemi di ricarica per auto elettriche e sta crescendo velocemente anche sul mercato italiano disponendo di un poderoso supporto finanziario per continuare la nostra espansione. Abbiamo incontrato Francisco Abecasis, country manager dell’Italia.
Qual è l’approccio di Wallbox al mercato italiano, un mercato in cui la penetrazione della mobilità elettrica risulta più lenta che in altri paesi europei?
Premetto che la nostra mission è di liberare il pianeta dai combustibili fossili, e lo facciamo offrendo strumenti di ricarica intelligenti che permettono al cliente finale di gestire l’utilizzo dell’energia nel modo più efficiente possibile. Come si può applicare questo nostro approccio al mercato italiano? In questo momento, è vero, l’immatricolazione dei veicoli elettrici sono scese, ma c’è un aspetto molto importante che vorrei sottolineare: se da una parte siamo più indietro di paesi come la Francia e la Germania, dall’altra abbiamo più punti di ricarica per 100mila abitanti, più punti di ricarica per parco circolante e, ancora più importante, abbiamo una potenza media di ricarica più alta di quei paesi. Questo è un dato essenziale, e poco conosciuto, se si vuole iniziare il percorso di sviluppo della mobilità elettrica in Italia.
Di cosa avremmo bisogno per sviluppare più velocemente il mercato?
Abbiamo bisogno di infrastrutture di ricarica molto più grandi, ma ci sono tutte le prospettive per arrivarci. È vero, ci sono le incertezze sugli incentivi che non aiutano in quanto non danno certezze sul futuro, ma guardiamo quanti players sono interessati al nostro mercato. E il numero cresce sempre di più. Il fatto che siamo in tanti concorrenti rappresenta la forza del mercato, così siamo più motivati ad andare avanti. Certo, se ci fossero maggiori garanzie sul futuro tutti i players potrebbero investire di più ed accelerare la transizione,
In che modo le vostre soluzioni migliorano l’efficienza della ricarica?
Attraverso soluzioni tecnologiche molto innovative e che riescono ad aiutare i clienti ad aumentare l’efficienza di utilizzo dell’energia. Soluzioni specificatamente dedicate al mercato residenziale, al mercato pubblico ed a quello semipubblico. Tra questi i nostri prodotti residenziali più recenti sono PULSAR PLUS e PULSAR MAX, con potenze di ricarica da 7,4 kW a 22 kW, più semplici da installare e più robusti, grazie a specifici feedback ricevuti dai nostri installatori. Sono dotati della funzione Ecosmart, che permette di collegarsi con l’impianto fotovoltaico e gestire la carica del veicolo elettrico attraverso due opzioni: il full green e si desidera ricaricare completamente dalla produzione del fotovoltaico, o un mix tra fotovoltaico e rete, per ottimizzare anche i costi.
Questo permette un’incredibile flessibilità nell’utilizzo dell’energia.
Qual è il prodotto più innovativo?
Il Quasar, un prodotto che per noi è il futuro. Ricarica 7 kW ed è bidirezionale, tecnologia V2G, cioè può ricaricare normalmente la vettura ma anche, all’occorrenza, cedere con la stessa connessione l’energia delle proprie batterie all’edificio a cui è collegata per alimentare le sue utenze. Questa tecnologia è molto importante in quanto consente, in pratica, di utilizzare le batterie delle macchine come sistemi di accumulo residenziale, oltre che per stabilizzare la rete.
In Italia, ad oggi, non esiste ancora la normativa per utilizzarlo, ma noi siamo già pronti. Nella nostra sede di Barcellona, ad esempio, abbiamo tutta la flotta aziendale collegata con i Quasar, abbiamo il sistema fotovoltaico, il sistema di accumulo e la nostra piattaforma Sirius, l’Energy Manager System, che gestisce tutto l’ecosistema. Con questa piattaforma, abbiamo inoltre incrementato l’utilizzo delle rinnovabili del 30% e ridotto i consumi del 20%. Una tecnologia che aiuterà, come accennato, a gestire in modo intelligente i carichi della rete. Sappiamo che ci sono problemi di produzione di energia e in questo modo siamo in grado di collaborare con le utilities. Lo possiamo fare tutti. Come? Ad esempio: se utilizziamo la macchina per andare al lavoro e la lasciamo posteggiata tutto il giorno, e magari l’abbiamo caricata a casa, la sua potenza disponibile la si può utilizzare per alimentare le utenze dell’ufficio e ridurre i costi.
Molti si lamentano del “problema autorizzazioni”. Se un utente privato vuole installare una vostra colonnina a quali procedure deve andare incontro?
È vero che ci sono molti iter amministrativi da gestire, ma noi abbiamo una rete di distributori, venditori ed installatori che gestiscono integralmente questi aspetti per conto del cliente finale: per lui ci sarà poco da fare essendo, la nostra, un’attività “chiavi in mano”.
La transizione ci porta verso modelli di generazione distribuita. In che modo i vostri prodotti dialogano con questa trasformazione?
I nostri prodotti, grazie alle loro particolari funzionalità, possono essere integrati con il fotovoltaico e con il minieolico gestendo, contemporaneamente, il consumo in una casa, in un albergo, o in qualsiasi altra tipologia di edificio.
È impensabile progettare oggi un sistema di ricarica senza concepirlo partendo dalle caratteristiche dei sistemi di generazione rinnovabile.
Ciò che realizziamo è un prodotto che si integra con tutti i players del mercato per fare in modo che questa transizione energetica avvenga davvero nel modo più efficiente e rapido possibile e l’aspetto da sottolineare è che la tecnologia che ad oggi noi forniamo è già matura, e non manca nulla per implementarla.
Insomma, siamo in presenza di sistemi tecnologici intelligenti che possono dialogare con gli impianti fissi e che in futuro potranno studiare e conoscere le abitudini dell’utente per capire il momento migliore e più efficiente per fare l’operazione di carico e scarico dell’energia.
Se questo non è futuro…