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Autobus elettrici: l’Europa è pronta al salto di qualità

Nel 2017 il numero di ordini per gli e-bus è più che raddoppiato in Europa. T&E: "Iniziata la transizione da tecnologia di nicchia a mainstream"

Autobus elettrici

 

Nel 2018 la quota di mercato degli autobus elettrici raggiungerà il 9%

(Rinnovabili.it) – Gli autobus urbani sono la prima modalità di trasporto in cui l’elettrificazione sta avendo oggi un impatto significativo. Lo dimostrano i numeri della Cina, dove ogni cinque settimane 9.500 e-bus nuovi di zecca toccano l’asfalto. Mentre la Repubblica popolare attira su di sè tutti i riflettori, c’è chi si domanda se il Vecchio Continente possa tenere testa al gigante asiatico o sia destinato a rimanere indietro. In Europa gli autobus elettrici rappresentano un’opzione di trasporto ancora agli albori, ma l’organizzazione Transport & Environment (T&E) è convinta che il segmento sia pronto per il salto di qualità.

 

In una nuova analisi, T&E mostra come i primi segni di mobilità del mercato si siano già registrati: nel 2017 il numero di ordini per gli e-bus è più che raddoppiato (dai 400 del 2016 a più di 1.000). E per il 2018, si stima che la quota di mercato raggiunga il 9%, segnando la transizione da tecnologia di nicchia al mainstream e l’inizio di una curva di assorbimento ripida.

Ma si tratta di una strada in salita. Secondo il report, infatti, ci sono due principali ostacoli all’elettrificazione degli autobus in Europa ancora da risolvere. La prima sfida è rappresentata dal costo iniziale più elevato (fino al doppio del prezzo di un autobus diesel), che rende difficile l’acquisto di autobus elettrici senza un aiuto finanziario, in particolare per le città meno abbienti che di solito sono quelle con la peggiore qualità dell’aria. La seconda barriera è la mancanza di un forte sostegno politico che stimoli sia l’offerta che la domanda, aumentando così le economie di scala e riducendo il costo dei bus a emissioni zero.

 

A dare una mano al comparto potrebbe essere il futuro regolamento UE sulle emissioni dei veicoli pesanti. All’interno delle discussioni sul provvedimento, la Commissione Ambiente del Parlamento europeo sostiene l’introduzione di una quota elettrica obbligatoria per i produttori nella flotta di bus immessa sul mercato, pari al 50% entro il 2025 e al 75% entro il 2030. “Per le città alle prese con il più alto costo di capitale degli autobus a emissioni zero – commenta Lucien Mathieu, analista di T&E – una sovvenzione potrebbe essere resa disponibile attraverso il nuovo bilancio UE dal 2020. Per ridurre ulteriormente il prezzo di acquisto degli autobus elettrici, abbiamo bisogno un obiettivo ‘emissioni zero’ nelle vendite dei nuovi mezzi”. Secondo l’organizzazione gli autobus elettrici e quelli diesel siano già alla pari in termini di costo totale di proprietà (TCO) quando nella somma sono incluse le spese sanitarie legate all’inquinamento atmosferico e acustico. “Aggiungi i costi climatici e oggi gli autobus elettrici hanno un TCO inferiore a quello dei mezzi diesel”.