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Auto inquinanti: i nuovi limiti Ue impongono 50g/km di CO2

Auto inquinanti. Foto "Enjoy", scattata da Stéphane Debrulle(Rinnovabili.it) – Nuovo attacco alle auto inquinanti dall’Ue. I Deputati sono infatti chiamati a discutere con il Consiglio europeo in merito al taglio delle emissioni di CO2 rilasciate dalle vetture di nuova produzione. I nuovi limiti, che entreranno in vigore entro il 2020, sono stati presentati ieri e verranno votati nelle giornata di oggi.

Quanto si deciderà risulta di fondamentale importanza visto che circa un quinto delle emissioni di anidride carbonica calcolate nell’intero continente proviene proprio dalle automobili, con un aumento del 26% degli inquinanti rilasciati dal settore trasporti calcolati tra il 1990 e il 2008.

 

Dopo numerosi dibattiti i parlamentari europei e i rappresentanti del Consiglio hanno concordato che il tasso di riduzione delle emissioni di CO2 dovrà rispettare una media di 95 g/km per il 95% delle nuove auto nel 2020 mentre ad oggi invece le autovetture possono emettere 160 g CO2/km.

 

“Abbiamo lottato per un buon accordo, che unisce la flessibilità per i produttori, la tutela dell’ambiente e gli interessi dei consumatori. Questo è un buon affare per le tre parti coinvolte” ha dichiarato Thomas Ulmer, membro tedesco del gruppo PPE incaricato di guidare la proposta in Parlamento.

 

La proposta presentata punta ad introdurre un sistema di incentivazione riservata ai produttori di automobili con un basso livello di emissioni inquinanti. Ma in cosa consisterà l’iniziativa? Nel caso in cui le case automobilistiche dovessero mettere sul mercato autoveicoli in grado di rilasciare meno di 50 g/km di CO2 potranno ottenere “super-crediti” annuali fino al 2020-2022, dando così alla produzione e alla casa automobilistica un valore all’interno del mercato delle auto green. Qualora però le ditte non dovessero riuscire a soddisfare gli obiettivi verrà loro imposto il pagamento di una quota da stabilire per ogni grammo di CO2 emessa per chilometro percorso.

Prima che la nuova normativa entri in vigore è necessaria però la discussione in sessione plenaria e l’approvazione anche da parte del Consiglio in date ancora da stabilire.

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