Rinnovabili •

Se l’ibrido plug-in si adatta al tuo stile di guida

La nuova Seat Leon Verde incorpora un avanzata interfaccia macchina-guidatore in grado di ottimizzare i consumi e le emissioni, permettendo di gestire le funzioni elettriche del veicolo dallo smartphone

Auto ibrida: da Seat il plug-in che si adatta al tuo stile di guida

(Rinnovabili.it) – Sulla carta il nuovo prototipo della Seat sembra averle proprio tutte. Auto ibrida, plug-in con un’autonomia di 50 km, emissioni di CO2 ridotte a 36 g/km in modalità “benzina”, la nuova Leon Verde rappresenta la fase finale del progetto quadriennale “Verde” sostenuto dal Ministero dell’Economia spagnolo e portato avanti da un’alleanza di 16 aziende tecnologiche e altrettante università e istituti di ricerca spagnoli “pro mobilità elettrica“. L’iniziativa che fra i molteplici obiettivi si prefiggeva quello di studiare l’impatto dei futuri veicoli elettrici sulla domanda di energia, coinvolgeva nella flotta di testa anche la Leon (ma in un modello differente).

 

Il successo dell’iniziativa ha convinto il gruppo automobilistico spagnolo a proseguire nel progetto mettendo a punto la terza generazione, per l’appunto la Seat Leon Verde. La vera novità tecnologica del prototipo è la capacità di gestire la ricaricare delle batterie attraverso lo smartphone, da dove è anche possibile controllare dettagli tecnici come il consumo di energia, lo stato della batteria, e le emissioni stimate di CO2 prodotta durante un specifico tragitto.

Accanto a questa interfaccia di controllo tramite cellulare, è presente anche il “Driving Cycle Predictor”, un sistema intelligente che memorizza gli stili e le abitudini di ogni guidatore regolando di conseguenza le modalità di funzionamento del veicolo per ottimizzare il consumo di energia e ridurre le emissioni di CO2 su una data rotta.

 

In aggiunta a questi sistemi, Leon Verde vanta un sistema di ricarica intelligente che, in caso di lunghi periodi di connessione alla colonnina elettrica (ad esempio di notte) permette di attivare l’approvvigionamento solo nei momenti di minore richiesta globale nella rete, con uno specifico sistema di fatturazione che tiene conto della ‘curva’ della domanda da parte degli utenti collegati. Infine grazie ad un collegamento a doppia direzione la batteria può cedere energia accumulata all’abitazione in caso di necessità. Si aspetta ora di sapere dalla casa automobilistica se questo avveniristico  prototipo verrà mai prodotto in serie.