(Rinnovabili.it) – Solo 20 anni fa in pochi avrebbero scommesso sul futuro dell’auto elettrica. Negli anni, invece, il settore ha dimostrato di sapersi fare strada tra le prestazioni delle auto a diesel e benzina e tra la diffidenza dei consumatori. Un’avanzata, quella del segmento elettrico, che ha raggiunto finalmente una pietra miliare: sulle strade a livello mondiale circolano oggi oltre un milione di e-car. Secondo il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia-IEA Global EV Outlook 2016, a fine 2015 erano ben 1,26 milioni le unità in circolazione.
Nonostante le auto elettriche rappresentino una quota di mercato di solo lo 0,1% a livello globale, a fine dello scorso anno si è registrato un aumento così consistente nelle vendite di questi veicoli da aver quasi doppiato il 2014: più 70%, pari a 477.000 nuove unità.
In realtà il merito va soprattutto ad alcuni paesi – sette in tutto – che stanno recitando la parte da leone nell’e-mobility; ciascuna di queste nazioni vanta un 1% della propria flotta completamente full electric. Nel dettaglio, la Norvegia possiede la quota di mercato più alta quota (23%), seguita dai Paesi Bassi (10%). Non si tratta di una sorpresa dal momento che entrambi i paesi hanno impostato da tempo una politica aggressiva sul fronte della mobilità sostenibile, riducendo le tasse di circolazione per i veicoli elettrici e consentendo loro l’accesso alle corsie preferenziali.
Gli altri paesi sono la Svezia, la Danimarca, la Francia, il Regno Unito e la Cina, con quest’ultima che è divenuta per numero il mercato delle e-car più grande al mondo. Gli autori del report sottolineano come la crescita di questi veicoli sia ovviamente connessa al boom dei punti di ricarica. Solo nella Repubblica popolare, nel 2015 i charger point sono aumentati del 350%. “Le auto elettriche sono circa 10 anni indietro all’eolico e al solare in termini di diffusione e sviluppo tecnologico”, spiega l’economista capo dell’IEA, Laszlo Varro. “Tuttavia, questa tecnologia sta prendendo l’abbrivio. Le auto elettriche conquistano sempre più l’immaginario del consumatore”.