(Rinnovabili.it) – Sarà un traguardo da ricordare quello che le vendite di auto elettriche raggiungeranno a livello globale il prossimo settembre. A fine giugno si sono raggiunti i 910 mila veicoli venduti, e si procede ad un ritmo di 40 mila al mese. Questo significa, se la matematica non è un’opinione, che a settembre si sfonderà la barriera del milione.
Lo sprint che ha dato il via ad una crescita così sostenuta è iniziato circa 5 anni fa: nell’ultimo lustro, le vendite hanno fatto registrare picchi da tre cifre quasi ad ogni tornata. Sono cresciute del 729% nel 2011 rispetto al 2010, poi del 150% nel 2012 (da circa 50.000 auto l’anno a 110.000). Il 2013 ha mostrato un ottimo +100% (circa 200.000 vetture immatricolate), mentre nel 2014 la crescita è stata del 50% (300.000 auto). Secondo le attese, solo nel 2015 si attendono 430.000 nuovi veicoli in tutto il mondo.
I leader indiscussi in termini di numeri assoluti sono gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone. Tuttavia, se si prendono come unità di misura del progresso la percentuale di auto elettriche vendute rispetto al totale o il Pil pro capite, a dominare la classifica è di gran lunga la Norvegia, seguita dall’Olanda e dall’Islanda. Questo significa che il mercato dell’auto elettrica sta gonfiandosi molto al di fuori degli USA: per quanto essi siano di gran lunga in testa in termini di vendite cumulative, l’Europa e la Cina hanno effettuato il sorpasso in termini di vendite mensili.
Cinque Stati del mondo, quattro dei quali europei, hanno registrato tassi di crescita superiori al 50% nel 2015: si tratta di Regno Unito (247.2%), la Cina (185.8%), la Francia (86.7%), la Germania (67.3%) e la Norvegia (66.4%).
Questo per quanto riguarda soltanto le auto. Se si prende il numero di vendite di mezzi pesanti, come gli autobus elettrici, un solo Paese torreggia sugli altri: la Cina. Il Dragone ha superato i 22.000 veicoli pesanti nel primo semestre del 2015, raggiungendo il tetto delle 53.700 vendite cumulative. Alcuni stanno iniziando a seguirne l’esempio: il Regno Unito ha appena ordinato 51 bus elettrici BYD, e sulle strade di Londra punta a far circolare solo e-bus per il 2020.