(Rinnovabili.it) – È conosciuta con la sigla V2G (vehicle to grid), ma qui in Italia la si chiama anche più semplicemente “ricarica bidirezionale“: è la nuova tecnologia dell’elettromobilità nata per mettere in comunicazione rete e auto elettriche e utilizzare quest’ultime come dei sistemi di accumulo on demand. I sistemi V2G permettono, infatti, di fare il pieno ai veicoli plug-in e allo stesso tempo di utilizzare le batterie dei mezzi come dispositivi di stoccaggio elettrico per la rete da sfruttare durante i picchi di domanda.
Il settore è ancora agli albori tecnologici, ma i progetti pilota hanno già preso piede in Europa. Tra i più attivi da questo punto di vista, l’Italia, la Danimarca, il Regno Unito e la Francia. Ad accomunare questi paesi è soprattutto il piano di sviluppo di Enel Energia che con diverse collaborazioni nel mondo dell’automotive e della ricerca, sta testando le sue colonnine V2G per la ricarica bidirezionale.
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L’esperimento britannico dell’Enel – sono state già installate presso il Nissan Technical Centre Europe di Cranfield i primi 9 caricatori V2G e 1 unità presso l’Università di Newcastle – sembra aver convinto anche il Governo UK che ora si appresta ad investire nella tecnologia 20 milioni di sterline. Un finanziamento atteso, ad essere onesti, dal momento che il ministro al commercio Greg Clark ha dichiarato lo scorso gennaio di voler mettere lo sviluppo di veicoli ecologici nel cuore della strategia industriale governativa. Le risorse andranno a coprire studi di fattibilità, ricerche industriali, sviluppi sperimentali e processi dimostrativi. Il bando sarà aperto nelle prossime settimane, con l’obiettivo di annunciare i vincitori nel mese di dicembre e di iniziare i progetti all’inizio del 2018.
Perché Londra ci tiene tanto ad accelerare lo sviluppo della ricarica bidirezionale? La risposta va oltre alla pura leadership tecnologica. Oggi oltre 100.000 veicoli elettrici corrono sulle strade britanniche: il governo stima che la cifra raggiungerà il milione nel 2020, aumentando di conseguenza le pressioni sul sistema elettrico. La V2G potrebbe anticipare qualsiasi problema in tal senso, contribuendo a equilibrare la rete elettrica regolando la carica con le esigenze del mercato.