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Auto elettriche troppo silenziose? Negli USA faranno rumore dal 2019

Auto elettriche troppo silenziose? Negli USA faranno rumore dal 2019

 

(Rinnovabili.it) – Tra i pregi che contribuiscono al fascino delle auto elettriche, c’è la loro maggiore silenziosità rispetto ai veicoli ad alimentazione termica, in particolar modo alle basse velocità. Una qualità, tuttavia, che da anni tormenta i regolatori di Stati Uniti ed Europa.

Nonostante nel 2015 uno studio del Center of Automotive Research (Car) dell’Università di Duisburg-Essen abbia provato ridimensionare il mito delle “zero emissioni acustiche”, la preoccupazione dei rischi corsi dai pedoni, soprattutto da quelli non vedenti, rimane alta. E così, in linea con le stesse intenzioni dell’Europea (ma ancora non espresse nella pratica), gli USA hanno approvato il “Quiet Car safety standard”, nuovo regolamento per rendere le auto elettriche meno silenziose.

 

La NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), agenzia governativa che si occupa di valutare la sicurezza dei veicoli stradali, ha stabilito che a partire da settembre 2019 tutte le auto elettriche o ibride dovranno emettere un qualche tipo di rumore quando viaggiano a velocità sotto i 30 Km/h. Sopra questa velocità infatti, come riferito dall’Agenzia USA, il rumore prodotto dagli pneumatici o dall’aria è sufficiente per avvertire i pedoni. I funzionari dell’ente non hanno definito l’intensità o il tipo di rumore, limitandosi a parlare in maniera generica di un suono udibile fino alla velocità di 18,6 miglia all’ora (i nostri 30 km/h).

 

In realtà il provvedimento ha una lunga storia alle spalle. Il Congresso statunitense aveva approvato la legge sulla sicurezza addirittura nel 2010, dando alla NHTSA tempo fino a gennaio 2014 per finalizzare un mandato. Ora le case automobilistiche hanno tre anni per mettersi in regola, anche se alcuni modelli come la Nissan Leaf o la Kia Soul EV hanno provveduto a dotarsi di cicalino già da tempo. Secondo la stessa NHTSA, la nuova legge eviterà quasi 2.400 infortuni all’anno. Il provvedimento gemello europeo dovrebbe aver impostato lo stesso anno per l’entrata in vigore dell’obbligo, ma si attende ancora il pronunciamento della Commissione Europea.

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