Nel 2024 in Germania le immatricolazioni auto hanno registrato un calo dell'1% su anno, con le vetture elettriche che hanno perso quota di mercato scendendo dal 19% al 13,5%: ecco le ragioni
L’anno più nero per le auto elettriche in Germania. I dati della KBA, agenzia federale del settore lo mettono nero su bianco. Dopo cinque anni di impennata costante, nel 2024, sono stati immatricolati il 27,4% in meno di veicoli a batteria, per un totale di 381mila unità. D’altronde in Europa la situazione è simile, ma se nel 2023 la quota di mercato dell’elettrico era di quasi il 19%, l’anno appena finito è scesa al 13,5%.
Perché le auto elettriche non vendono più?
La risposta è complessa, ma in sintesi, possiamo dire che in Germania la situazione inflattiva non è rosea, ma soprattutto sono gli incentivi statali per l’acquisto di auto BEV che sono venuti meno, per motivazioni non strettamente legate a scelte governative, piuttosto alla giustizia amministrativa; infatti, gli incentivi per gli acquisti sono stati interrotti alla fine del 2023 dopo che il Tribunale costituzionale federale aveva dichiarato incostituzionale la legge di bilancio e obbligato il governo a una nuova stretta sui conti.
E questo è stato il risultato: se ci sono bonus economici allora il consumatore è propenso all’acquisto, altrimenti no. Altro discorso invece, riguarda le motorizzazioni ibride che vanno piuttosto bene: nel 2024 si è registrata una crescita annua del 12,7%, ricoprendo un’immatricolazione su tre, pari a 191.905.
Come vanno le auto a benzina?
Molto bene. Secondo la KBA I motori endotermici continuano a piacere ai consumatori, tanto che nel 2024 nel paese tedesco si sono vendute 992.000 nuove unità a benzina, mentre i diesel venduti hanno raggiunto le 483mila unità, recuperando il terreno perso nei cinque anni precedenti nei confronti dei veicoli elettrici. L’industria automobilistica, infatti, si sta allontanando sempre di più dall’ambizioso obiettivo di 15 milioni di auto elettriche in circolazione entro il 2030.
E le previsioni per l’anno appena cominciato non sono affatto positive, tra licenziamenti annunciati su scala europea, una maggiore concorrenza da parte della Cina ed il rischio di sanzioni europee ai costruttori dell’automotive. Infatti secondo le stime dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea), queste potrebbero costare ai costruttori, 16 miliardi di euro di capacità di investimento.
Salgono le emissioni nocive
Purtroppo, anche se è ovvio, con il calo dell’elettrico ed il boost degli endotermici, sale la media di emissioni di CO2 per le nuove immatricolazioni: il 4,2% in più rispetto al 2023. Numero che certamente sarà uno dei temi della prossima campagna elettorale in Germania, con il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, che ha annunciato la richiesta di un bonus europeo proprio per l’acquisto di auto elettriche.
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