Ai prezzi di listino si possono abbinare i nuovi eco incentivi per rendere le auto elettriche economiche e concorrenziali
(Rinnovabili.it) – Chi ha detto che le auto elettriche devono costare tanto? A parte le prime occasioni che ormai cominciano a circolare sul mercato dell’usato, è bene sapere che esistono auto elettriche economiche anche di nuova produzione. Potranno concedere qualcosa a livello di autonomia o comfort, ma per chi guida in città e non necessita, se non di rado, di lunghi spostamenti, costituiscono una indubbia opportunità. In una recente guida abbiamo elencato vantaggi, incentivi e opportunità di risparmio per acquistare un’auto elettrica nel 2023.
In tutte le regioni italiane non si paga il bollo, a volte per 5 anni, altre volte per sempre. Si può transitare nelle zone a traffico limitato e parcheggiare gratis sulle strisce blu. Le assicurazioni presentano vantaggi dedicati e i costi di manutenzione crollano. E poi da gennaio scorso ci sono nuovi eco incentivi.
Tuttavia, anche così, spesso i prezzi delle auto elettriche nuove sono poco avvicinabili per la classe media. Eppure, a ben guardare, alcune case automobilistiche hanno realizzato modelli meno costosi. Ve ne elenchiamo 6.
Dacia Spring
Con i suoi 21.450 euro da listino, la Dacia Spring è forse l’auto elettrica più economica al momento. Sempre se non consideriamo le minicar. La casa produttrice, infatti, non ha dubbi nel definirlo “il veicolo elettrico più economico sul mercato europeo”. La Spring può essere ricaricata in tutti i tipi di installazione domestica e nelle stazioni di ricarica pubbliche, come Wallbox o terminali CC per una ricarica rapida dell’80% in meno di un’ora. La batteria da 26,8 kWh promette un’autonomia fino a 230 km su ciclo misto e 305 km su ciclo urbano.
Renault Twingo E-Tech 100% Electric
Con un prezzo base di poco superiore ai 24 mila euro, la Renault Twingo si colloca tra le più economiche del mercato. Si tratta di cifre ancora alte per una utilitaria, ma tra eco incentivi e valutazione dell’usato, si può scendere sensibilmente. La Twingo ha una battera da 22 kWh che, secondo la casa madre, garantisce un’autonomia fino a 270 km su ciclo urbano e 190 km su tracciato misto. Inoltre, grazie al caricatore di bordo è possibile recuperare fino a 80 km di autonomia in appena mezz’ora. Per una ricarica completa, il tempo dichiarato è un’ora e mezza.
Smart Eq fortwo e DR 1.0
Subito dopo la Twingo, di poco sopra i 25 mila euro, troviamo due auto elettriche realizzate rispettivamente da Smart e la DR. Più piccole della Renault e della Dacia, e con un’autonomia (nel caso della Smart) minore, garantiscono la prima 125-135 km di percorrenza (a seconda se in un ciclo urbano o misto), la seconda 210-294.
Con il caricabatterie di bordo da 22 kW disponibile a richiesta, la batteria della Smart può caricarsi alla wallbox dal 10 all’80% in meno di 40 minuti. Stesse caratteristiche, più o meno, quelle promesse dalla DR: da 0 a 80% di ricarica in 50 minuti, da 20 a 80% in 35.
Le microcar elettriche: Ami, Yoyo e Kitty
Sono piccole, maneggevoli, si parcheggiano ovunque. Hanno solo due posti e non molti accessori, ma rappresentano la perfetta soluzione per chi deve attraversare ogni giorno le grandi città trafficate. Sono le microcar, alla cui testa c’è la Citroën Ami, appena sotto gli 8 mila euro, che monta una batteria da 5,5 kWh con tempo di ricarica 3 ore e un’autonomia dichiarata di 75 km e una velocità di punta di 45 kmh. Più solide, ma anche un po’ più care, sono le dirette concorrenti di Ami, la XEV Kitty e la sorella maggiore, la Yoyo. Quest’ultima esce dalla concessionaria con un prezzo che sfiora i 17 mila euro, mentre la Kitty si ferma a 12.200. Entrambe hanno un’autonomia fino a 150 km e un tempo di ricarica intorno alle 3 ore. Sia Yoo che Kitty, inoltre, montano un sistema di frenata rigenerativa che ricarica la batteria quando si frena o si decelera. Le velocità di punta sono superiori all’Ami, raggiungendo gli 80-90 km/h.