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Auto elettriche: la nuova direttiva Ue segue le virtuose Olanda e Norvegia

La misura dovrebbe entrare in vigore dal 2019 e prevede punti di ricarica in ogni edificio ristrutturato e nel 10% di quelli di nuova costruzione

Auto elettriche: la nuova direttiva Ue segue le virtuose Olanda e Norvegia

 

(Rinnovabili.it) – Per rendere più conveniente la scelta delle auto elettriche, l’Unione Europea punta sul potenziamento delle infrastrutture, in particolare dei punti di ricarica. Il piano di Bruxelles per stimolare il mercato della mobilità sostenibile è ancora in fase di studio e sarà presentato ufficialmente solo verso la fine dell’anno, ma alcuni punti centrali sono già filtrati. Il modello di base è costituito dalle politiche messe in campo da Olanda e Norvegia, che si propongono di bandire definitivamente i veicoli diesel entro il 2025.

La bozza di direttiva Ue, che dovrebbe entrare in vigore nel 2019, poggia su due pilastri. Il primo obbliga ogni abitazione che verrà ristrutturata a dotarsi di un punto di ricarica per gli EV. Il secondo invece prevede che entro il 2023 almeno il 10% dei parcheggi negli edifici di nuova costruzione sia dotato di colonnine per le auto elettriche. Il pacchetto di misure è pensato anche per permettere, in futuro, agli EV di immettere elettricità nella rete nazionale, invertendo il flusso, per bilanciare eventuali carenze in caso di generazione intermittente di energia da fonti rinnovabili. Ma si tratta, appunto, di un futuro che non sembra dietro l’angolo.

 

Ben più imminente, invece, è un problema che potrebbe presentarsi con il boom pianificato di EV. La direttiva Ue infatti punta a tagliare le emissioni dei veicoli tradizionali, ma un’impennata di auto elettriche potrebbe portare a emissioni di biossido di zolfo (SO2) molto maggiori di quelle attuali. L’allarme è contenuto in un rapporto redatto dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), che stima che nel 2050 i livelli di SO2 potrebbero addirittura quintuplicare con il necessario aumento della produzione di elettricità per alimentare un considerevole parco veicoli EV.

Stime che si basano, però, sull’attuale mix energetico dell’Unione, dunque incorpora (ancora) un buon numero di centrali a carbone. L’unica valida alternativa per aumentare la mobilità elettrica e insieme tagliare le emissioni è quindi procedere in parallelo con misure di supporto alle rinnovabili.