L’RSE definisce un quadro di sintesi di questa tecnologia e della sua diffusione nel breve e nel medio termine
L’analisi torna ora ad affrontare le ricadute tecniche, ambientali ed economiche legate all’ingresso dell’e-mobility nel mercato, assieme alle modalità più adeguate per suo inserimento all’interno del sistema elettrico italiano. In questo senso, lo scenario analizzato nella monografia considera al 2030 la presenza in tutta Italia di 10 milioni di veicoli elettrici, concentrati almeno per la metà nelle grandi città. “L’analisi – spiega l’RSE – valuta l’aumento annuale dei consumi di energia elettrica dovuto alla mobilità come inferiore al 5 per cento, con una riduzione delle importazioni di energia primaria pari a circa 1,8 miliardi di euro e un miglior sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile non programmabili”. L’evento pugliese è stato anche l’occasione per presentare da parte del Politecnico di Bari “LabZERO”, il laboratorio finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro della Regione Puglia sulla Ricerca Scientifica – “Reti di laboratori pubblici di ricerca”.
Si tratta di un centro per la ricerca applicata nel settore delle Green e Smart Technologies che attraverso il know-how del Politecnico di Bari e di ENEA- Brindisi si dedicherà allo sviluppo di colonnine di ricarica “attive “ e di dispositivi per la gestione ottimale delle risorse energetiche a bordo degli autoveicoli.