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Auto elettrica: la Cina supera gli USA nelle vendite

Auto elettrica la Cina supera gli USA nelle vendite_

 

(Rinnovabili.it) – Il boom dell’auto elettrica potrebbe portare a un sorpasso delle vendite in Cina rispetto agli Stati Uniti. Secondo le ultime statistiche ufficiali, il gigante asiatico sarebbe pronto a sfruttare la scia degli americani. Il governo di Pechino ha approvato lo scorso anno una serie di sgravi fiscali a favore di chi acquista auto elettriche, che ha fatto schizzare gli acquisti.

«Dai dati di dicembre e gennaio le vendite di veicoli elettrici e ibridi hanno superato quelle negli Stati Uniti – ha spiegato al quotidiano Yunshi Wang, co-direttore del nuovo centro per le Politiche su Veicoli a Zero Emissioni della University of California di Davis – Mi aspetto che vendite di veicoli elettrici in Cina quest’anno possano scavalcare quelle negli Stati Uniti».

 

I numeri dell’auto elettrica cinese

Lo scorso anno, le vendite di auto elettriche in Cina sono quadruplicate. I numeri, su scala nazionale, sono ancora ridicoli: da 20 mila auto vendute nel 2013 si è passati infatti a quasi 85 mila al dicembre scorso. Parte di essi è composta da veicoli completamente elettrici, parte dalle auto ibride. A questo numero però va aggiunto il dato sulle auto elettriche di piccole dimensioni e a bassa velocità: lo scorso anno le vendite hanno raggiunto quota 300 mila. Entro fine anno, il Ministero dell’Industria prevede la promozione a livello nazionale di altri 336 mila veicoli per spingere le industrie del settore.

Gli sforzi compiuti dal governo per mettere su strada un buon numero di veicoli a emissioni zero si scontrano, tuttavia, con una forma di protezionismo attuato a livello regionale, che limita le vendite in alcune aree del Paese. Il caso più noto in cui questo è stato aggirato è quello di Shanghai, che di recente ha permesso la vendita delle auto prodotte dalla Byd. Questa operazione ha permesso un consistente aumento delle vendite, convincendo sempre più la Cina che, per fare spazio alla mobilità sostenibile, serve un cambio di marcia.

«Finora i veicoli importati non hanno goduto delle politiche preferenziali del governo, in modo da proteggere i produttori interni – ha spiegato il Yunshi Wang – Dal nostro punto di vista riteniamo che un simile protezionismo verrà superato in futuro, e rimarranno solo due o tre produttori nazionali».

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