I dati diffusi dall’EEA testimoniano che le emissioni del nuovo parco auto europeo sono diminuite del 2,6% nel 2012. Crescono del 9% le vendite di veicoli più efficienti, con l’Italia in prima fila nell’acquisto di auto a carburante alternativo
Un aumento significativo della quota delle vetture diesel (che rappresenta il 55 per cento del parco veicoli di nuova immatricolazione) e il miglioramento della tecnologia sono alcune delle cause principali della diminuzione delle emissioni inquinanti. Non solo, le immatricolazioni degli autoveicoli hanno subito un calo generale all’interno dell’Unione europea, con punte del -41% in Grecia e -38% in Portogallo solo nel 2012.
Leader europeo per l’acquisto di veicoli a carburante alternativo (AFV) – che comprende auto elettriche, ibride ed automobili che utilizzano gpl ed etanolo – è l’Italia, dove il 13 per cento dei veicoli immatricolati nel 2012 è a bassa emissione di CO2. Negli ultimi tre anni, inoltre, le vendite a livello europeo di auto esclusivamente elettriche hanno subito un notevole incremento, passando da circa 700 nel 2010 a 14.000 nel 2012; i dati di vendita maggiori sono stati registrati in Francia (più di 5.500 veicoli nel 2012) e in Germania (quasi 3.000 veicoli). A rappresentare il fanalino di coda, invece, Ungheria e Belgio, gli unici due Stati membri dove le auto vendute nel 2012 sono state in media meno efficienti di quelle vendute l’anno precedente.