(Rinnovabili.it) – In tema di limiti emissivi per l’industria auto, l’Europa è divisa in due. I politici comunitari si sono schierati su due fronti diametralmente opposti: da una parte chi spera di veder realizzato un ambizioso piano che porti gli standard verdi delle auto europee al passo di quelli statunitensi, dall’altra chi teme in un momento di crisi come quello attuale che nuovi obblighi possano piegare uno dei comparti produttivi più vitali del Vecchio Continente.
La prossima mossa nell’agenda UE è prevista per la prossima settimana quando il Parlamento europeo si troverà a dover discutere e votare il piano redatto dalla Commissione UE. Tuttavia, stando a quanto rivelato da alcuni funzionari dell’Irlanda – titolare della presidenza Ue per questo semestre – il pericolo che la proposta possa essere annacquata è davvero concreto. E se per i rappresentanti della Presidenza irlandese “la proposta dell’esecutivo è molto ben equilibrata”, c’è chi, come l’europarlamentare Fiona Hall, evidenzia la presenza di criticità nel testo “Un punto debole della proposta della Commissione è la mancanza di una visione post-2020”, ha commentato la Hall. “Perché l’UE rimanga all’avanguardia della gara mondiale dei veicoli puliti, si dovrebbe adottare un ritmo altrettanto ambizioso per il loro sviluppo”.