(Rinnovabili.it) – Cinque case automobilistiche europee su sette sono in linea con l’obiettivo di riduzione delle emissioni imposto da Bruxelles per il 2021. Lo rivela oggi il nuovo rapporto di T&E (Transport& Environment) dedicato alle perfomance ambientali raggiunte dall’automotive. Lo studio, giunto alla nona edizione, monitora l’avanzamento annuale realizzato dai produttori di veicoli per ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 delle automobili, sottolineando gli ottimi progressi compiuti negli ultimi sei anni da Volvo, Toyota, Peugeot-Citroen, Renault, Ford e Daimler. Sono queste infatti le case automobilistiche che secondo gli analisti di T&E raggiungeranno gli obiettivi imposti dalla Commissione Europea addirittura prima del tempo stabilito, seguiti da altri due produttori, VW e Nissan, che risultano essere perfettamente in linea con il programma.
A perdere terreno purtroppo è la Fiat: fino a ieri in cima alla classifica per le emissioni ridotte e i progressi compiuti, nel 2013 ha perso la sua leadership, allontanandosi di un anno dall’obiettivo finale. Tre invece sono gli anni di ritardo accumulati dalla BMW.
Gli ultimi posti della classifica sono ad appannaggio soprattutto dei produttori asiatici: Suzuki (in ritardo di due anni), Hyundai e Mazda (in ritardo di 4 anni) e Honda (in ritardo di sei).
I risultati contraddicono le dichiarazioni dell’industria tedesca che da tempo insiste affinché l’Europa conceda più tempo al settore per adeguarsi al target di 95g di CO 2 / km. “Il rapporto – afferma Greg Archer manager di T&E clean vehicles – mostra che la maggior parte delle case automobilistiche europee sono ben posizionate per raggiungere i loro obiettivi di CO2, indipendentemente dalle dimensioni e dal tipo di veicolo che vendono. Le proteste dell’industria che affermavano il contrario sono state allarmiste, ma alcune case stanno cominciando a perdere terreno e devono alzare il tiro per centrare gli obiettivi”. Il Parlamento europeo supporta ora un target vincolante per il 2025 di 68-78g di CO2/km che la Commissione europea sta ancora analizzando.