(Rinnovabili.it) – Un sistema di monitoraggio delle acque che non necessiti di pilota e in grado di autoalimentarsi. In una sola parola Aquarius, l’imbarcazione automatica progettata dalla giapponese Eco Marine Power (EMP). Il progetto è stato avviato nel 2011, sulla scia del successo registrato con EnergySail, la vela rigida che sfrutta energia solare ed eolica insieme. Anche Aquarius infatti si affida all’energia fotovoltaica per la sua propulsione: dei pannelli solari flessibili e resistenti alla salsedine, ricoprono la superficie del trimarano, convogliando l’elettricità prodotta in un pacco di batterie agli ioni di litio; l’alimentazione può essere fornita anche via nave o via terra attraverso una ricarica rapida plug-in e la società rivela che è già in fase di progettazione una versione alternativa dotata della EnergySail. Costruito grazie ad un mix di composito leggero e alluminio, sarà in grado di viaggiare ad una velocità di crociera fino a 6 nodi, pilotato tranquillamente dalla terra ferma.
Il primo prototipo perfettamente funzionante sarà operativo nel 2015, pronto per il test all’aperto; l’imbarcazione sarà dotata di un sofisticato sistema di sensori e computer di bordo al fine di raccogliere dati sopra e sotto la linea di galleggiamento. I dati potranno essere memorizzati sulla centralina di bordo o inviati direttamente a terra. Il suo utilizzo? Secondo la società l’imbarcazione si rivelerà utilissima per il monitoraggio dell’inquinamento dei porti, le indagini oceanografiche e la sorveglianza marittima.