La città tedesca ha lanciato la sperimentazione nelle vie del quartiere portuale di Hafencity: 5 fermate su un percorso di 1,8 km/h, per il primo bus senza conducente direttamente immesso nel traffico cittadino.
Il minibus a guida autonoma aprirà al pubblico entro metà 2020 e potrà trasportare fino a 10 persone
(Rinnovabili.it) – Al via la sperimentazione sulle strade cittadine di Amburgo per un nuovo minibus a guida autonoma: il progetto presentato dalla Hamburg Electric Autonomous Transportation (HEAT) prevede un percorso di 1,8 km all’interno del quartiere portuale Hafencity nella cittadina tedesca.
Non si tratta del primo progetto di guida autonoma per i trasporti pubblici in Germania: già nel 2017, Deutsche Bahn, la società pubblica che gestisce la rete ferroviaria tedesca, aveva introdotto un servizio di bus navetta in una piccola città della Baviera, mentre dall’anno scorso è attivo Ioki, un minibus a guida autonoma che copre i 700 metri tra la stazione del treno e le terme nella località turistica di Bad Birnbach, vicino Monaco. Entrambi i progetti, tuttavia percorrevano strade chiuse al traffico, mentre quello varato ad Amburgo punto l’ambizioso obiettivo di far viaggiare i propri minibus insieme alle macchine che ogni giorno si muovono sull’isolotto di Hafencity.
Durante il primo periodo di sperimentazione, l’unico passeggero a bordo sarà un tecnico in grado di prendere il controllo in caso di necessità. Il minibus realizzato dalla società HochBahn percorrerà le strade di Am Dalmannkai, Großer Grasbrook, Am Sandtorkai e Am Sandtorpark. Nella seconda fase di prove, il veicolo a guida autonoma transiterà anche per via Am Kaiserkai, davanti alla celebre filarmonica di Amburgo (la Elbphilharmonie).
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Il minibus aprirà le porte al pubblico entro metà 2020, giusto in tempo per l’ITS World Congress (il Congresso mondiale sui Sistemi di Trasporto Intelligenti) che si terrà ad Amburgo nel 2021. Potrà trasportare fino a un massimo di 10 persone a una velocità limite di 50 km/h (chiaramente alimentato da un propulsore completamente elettrico) e comunicherà costantemente con una centrale operativa tramite sensori posti sia sul veicolo che lungo la strada.
“L’intento dell’HEAT è quello di mostrare come i veicoli equipaggiati di guida autonoma possano venire approvati e resi operativi in piena sicurezza – ha spiegato il project manager dell’Institue for Climate Protection, Energy and Mobility (IKEM), Matthias Hartwig, tra i partner del progetto – Si tratta di un terreno legale nuovo. Durante le operazioni di prova, vedremo come andranno adattate e sviluppate le leggi del traffico in rapporto a questa nuova situazione. HEAT fornirà l’impulso necessario per creare le nuove regole”.
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