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Nasce l’alleanza delle Regioni UE per la transizione ecologica del settore automotive

transizione ecologica automotive
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(Rinnovabili.it) – La transizione ecologica dell’automotive e del suo indotto è una delle sfide cruciali per l’Europa e le regioni dell’Unione interessate dal settore hanno deciso di avere un ruolo da protagoniste nella definizione delle modalità in cui dovrà avvenire, alleandosi in una rete politica su iniziativa del Comitato UE delle regioni. 

Scopo dell’Alleanza della regioni automotive è riunire tutte le regioni la cui industria sia specializzata nel settore automobilistico e indotto per costruire i criteri della decarbonizzazione e mettersi al servizio del raggiungimento dei goal del Green Deal, ma anche per stimolare la creazione di valore attraverso lo scambio, garantendo la coesione economica e sociale del settore durante la transizione. 

Le regioni che hanno già aderito sono il land Stiria austriaco; le francesi Alvernia-Rodano-Alpi, Bretagna e Grande Est; i land Baden-Württemberg, Bassa Sassonia, Renania Settentrionale-Vestfalia, Sassonia e Baviera per quanto riguarda la Germania; dall’Italia Abruzzo, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, Basilicata ed Emilia-Romagna; il Limburgo dei Paesi Bassi; Bratislava, Trnava e la región de Košice in Slovacchia; dalla Spagna Andalusia, Castiglia e León, Catalogna, Galizia, Navarra e la regione di Valencia.

Il gruppo interregionale “Il futuro del settore automobilistico”, formato in seno al Comitato delle regioni nel 2009, sarà un partner dell’alleanza, con l’incarico di facilitare la cooperazione e costruire le condizioni per la transizione ecologica del settore automotive in Europa. 

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Obiettivi dell’Alleanza per la transizione ecologica dell’automotive

L’obiettivo chiave è garantire che la transizione ecologica nell’automotive sia sostenibile per tutte le regioni UE che sul settore basano la propria economia. 

Le regioni interessate chiedono un intervento comunitario per:

1) un meccanismo che costruisca la giusta transizione per il settore e l’indotto, con stanziamenti di fondi e programmi europei ad hoc;

2) una valutazione degli impatti sui territori regionali della trasformazione del settore per definire il quadro di una transizione che tenga conto delle conseguenze sulla crescita economica e l’occupazione;

3) porre l’attenzione sulle conseguenze delle trasformazioni per PMI e indotto;

4) riqualificare e aggiornare la forza lavoro per evitare una contrazione nell’occupazioni, monitorando domanda e offerta di competenze anche alla luce del quadro UE del Patto per le competenze;

5) investire nella ricerca sulla trasformazione industriale, per aumentare la resilienza delle catene di approvvigionamento delle materie prime;

6) introdurre maggiore flessibilità per gli aiuti di Stato, in modo che le regioni possano orientare la transizione ecologica del settore automotive evitando gli effetti negativi, ad esempio sostenendo gli enti locali e regionali affinché offrano appalti pubblici per tecnologie innovative;

7) sostenere l’installazione di stazioni di ricarica o di rifornimento accessibili per sollecitare la diffusione delle auto elettriche o che utilizzino carburanti alternativi;

8) direzionare gli investimenti disponibili, sia pubblici sia privati, verso lo sviluppo tecnologico: elettrificazione, tecnologia a idrogeno e carburanti sintetici potranno garantire all’automotive UE competitività durante il processo di transizione ecologica;

9) Una governance multilivello per la transizione, con approccio di partenariato, per definire una pianificazione strategica efficace ed adeguata al contesto, attraverso il dialogo tra tutte le parti interessate;

10) Adottare l’Alleanza come forma ufficiale e principale di piattaforma di coordinamento delle regioni del settore automobilistico e del suo indotto, fare in modo che possano lavorare insieme a tutti i livelli e su tutte le iniziative per rendere la transizione ecologica un percorso comune.

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