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La Spagna vuole vietare i voli a corto raggio nazionali

Basta voli tra Madrid e i principali centri del paese se è possibile fare lo stesso viaggio in treno in meno di due ore e mezza. La proposta contenuta nell’accordo di coalizione del nuovo governo Sanchez punta ad abbattere le emissioni dei trasporti aerei. Ma adotta dei criteri che rischiano di renderla ben poco efficace

Voli a corto raggio: la Spagna li vuole vietare
Foto di Miguel Ángel Sanz su Unsplash

Dopo la Francia, anche Madrid vuole uno stop ai voli a corto raggio

(Rinnovabili.it) – Stop ai voli nazionali se la stessa tratta può essere percorsa in treno in due ore e mezza al massimo, per diminuire le emissioni di gas serra. È la proposta contenuta nell’accordo di coalizione tra il partito socialista e la coalizione di sinistra Sumar. Che il nuovo governo spagnolo in pectore, guidato sempre dal premier uscente Pedro Sanchez, promette di impegnarsi a realizzare entro i prossimi quattro anni. Un’idea, quella di vietare i voli a corto raggio in particolari circostanze, che copia una proposta simile già approvata in Francia. Ma ne replica anche i punti deboli.

Come funzionerebbe lo stop della Spagna ai voli a corto raggio?

I partiti che sosterranno il nuovo esecutivo spagnolo, sulla carta, vorrebbero dare un taglio a tutti quei voli domestici a breve percorrenza che possono essere sostituiti dal treno. In realtà, lamentano le associazioni ambientaliste – come prima di loro quelle francesi – per come sono impostati i criteri lo stop avrebbe ben poco impatto sulle emissioni.

L’obiettivo è evitare l’aereo per i viaggi che collegano Barcellona, Valencia, Alicante e Siviglia con la capitale Madrid. Tratte per cui l’alta velocità su rotaia è disponibile. Per altri voli interni invece la clausola delle due ore e mezza di treno non si può applicare per lo stato delle infrastrutture ferroviarie. È il caso del viaggio da Barcellona a Siviglia, che costringe a sferragliare sui binari iberici per oltre 5 ore.

Ma non è certo l’unico intoppo. Il bando dei voli a corto raggio nazionali, infatti, non si applicherebbe nel caso in cui chi viaggia verso Madrid deve usare l’aeroporto della capitale – il principale hub del paese – per proseguire verso un’altra destinazione. Non solo. Secondo i dati forniti dall’associazione di categoria delle compagnie aeree che operano in Spagna, i tragitti coperti dal provvedimento vedono già da anni cali vistosi dei passeggeri. In media dell’80%, e proprio per la “concorrenza” del treno. Nel caso della tratta Madrid-Valencia il calo del traffico in aeroporto arriva al 90%.

L’accordo di coalizione “presenta una misura stellare richiesta dal movimento ambientalista: il divieto dei voli brevi”, sottolinea l’organizzazione ambientalista spagnola Ecologistas en Acción, lamentando però che “in pratica, poiché incorpora voli in coincidenza con aeroporti hub, la misura rimane qualcosa di puramente simbolico”.