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Propulsione spaziale: la tecnologia della vela solare migliora ancora

vela solare
By Andrzej Mirecki – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14656159

 Nuovo concept disegnato per migliorare l’efficienza della luce solare raccolta

(Rinnovabili.it) – Anche nello spazio è importante riuscire a sfruttare l’energia solare. Non si tratta tanto di una questione ambientale quanto di praticità. Questa fonte permette operazioni a basso costo combinate con lunghe durate operative. Una delle tecnologie per sfruttarla è la vela solare, sistema propulsivo che utilizza la pressione radiativa della luce.

Sperimentate sul “campo” sin dal 2010, le vele solari possono essere descritte come grandi fazzoletti riflettenti spinti in avanti dal rimbalzo dei fotoni sulla loro superficie. Parliamo di una forza molto piccola, ma nel vuoto dello spazio e con una superficie abbastanza grande e materiali leggeri, può risultare abbastanza efficiente per guidare un’astronave. Di contro, tuttavia, il sistema non è facile da manovrare.

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Un ulteriore passo avanti in questo campo potrebbe arrivare dal nuovo concept, chiamato Diffractive Solar Sail e disegnato per migliorare l’efficienza della luce solare raccolta. Il progetto è stato selezionato per lo studio di Fase III nell’ambito del programma NASA Innovative Advanced Concepts (NIAC).

Vela solare: riflessione vs diffrazione

I modelli esistenti di vele solari riflettenti sono in genere molto grandi e molto sottili e risultano limitati dalla direzione della luce, costringendo a compromessi tra potenza e navigazione. La Diffractive Solar Sail userebbe invece piccoli reticoli incorporati in film sottili per sfruttare una proprietà della luce chiamata diffrazione. La diffrazione fa sì che i raggi si diffondano a ventaglio quando passano attraverso un’apertura stretta. Ciò consentirebbe al veicolo spaziale di utilizzare in modo più efficiente l’energia solare senza sacrificare la manovrabilità. I progettisti sono convinti che questa soluzione consentirebbe di raggiungere luoghi che altri viaggi spaziali non sono stati in grado di raggiungere.

Come spiega Bill Nelson, amministratore della NASA, “mentre ci avventuriamo sempre più lontano nel cosmo, abbiamo bisogno di tecnologie innovative e all’avanguardia per guidare le nostre missioni. Il programma Innovative Advanced Concepts aiuta a sbloccare idee visionarie, come nuove vele solari, e avvicinarle alla realtà”.

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