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Trasporto aereo del futuro, nel 2050 si volerà a emissioni zero in tutto il mondo

Trasporto aereo del futuro

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Il trasporto aereo del futuro potrebbe essere a emissioni zero. Un obiettivo, questo, che secondo la Iata potrebbe essere raggiunto entro il 2050. Così almeno dice la risoluzione approvata in occasione del 77° meeting generale di questo soggetto che sovrintende al trasporto aereo mondiale. Un trasporto che nonostante gli ultimi 18 mesi “difficili” è pronto a guardare avanti. 

Del resto questa risoluzione è in linea con gli obiettivi degli Accordi di Parigi sul riscaldamento globale. “Le compagnie hanno preso una decisione di grande importanza“, ha detto Willie Walsh, direttore generale Iata. Consapevole che raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero sarà una enorme sfida per il trasporto aereo del futuro. 

Enorme perché tutto il comparto dovrà progressivamente ridurre le emissioni mentre al tempo stesso cercherà di soddisfare la domanda di trasporto dei 10 miliardi di passeggeri previsti nel 2050. Questo significa che per allora bisognerà tagliare l’emissione di 1,8 miliardi di tonnellate di CO2. Considerando le tonnellate da eliminare da qui al 2050, si arriva alla cifra di 21,2 miliardi di tonnellate. Per dare un’idea: è il peso di più di 41 milioni di Airbus A380.

Le linee guida di questo ambizioso progetto sono dettate dall’Icao, il soggetto delle Nazioni Unite che si occupa di aviazione civile. Anche perché  arrivare alle emissioni zero richiede un importante sforzo collettivo da parte dei vettori e dei governi, sulla falsariga di quanto in fase di attuazione dal comparto auto.

Il trasporto aereo del futuro passa attraverso i biocarburanti. E non solo

Si andrà in diverse direzioni: dai nuovi carburanti, alla nuova tecnologia aeronautica a operazioni e infrastrutture più efficienti. Senza contare il tema più importante: trovare nuove fonti energetiche a emissioni zero come i motori elettrici o l’idrogeno. 

“Abbiamo un piano di massima: il 65% del CO2 sarà abbattuto attraverso nuovi carburanti” continua Willie Walsh. “I motori a idrogeno taglieranno un altro 13% mentre razionalizzazioni delle rotte e dei movimenti a terra porteranno a un ulteriore -3%. Il restante è suddiviso tra l’immagazzinamento del CO2 e la compensazione delle emissioni. Molto dipenderà anche dai costi”.  

La risoluzione Iata chiede ai vari soggetti del trasporto aereo del futuro di affrontare il tema ambientale in ogni loro attività. Il tutto attraverso azioni concrete che tocchino:


La Iata chiede poi che i governi agiscano in maniera uniforme, senza creare un pot-pourri di regolamenti regionali. “Limitare il trasporto aereo con tasse retrograde e punitive ostacolerebbe il settore e gli investimenti. Anche perché non abbiamo mai visto una tassa sull’ambiente venire utilizzata per finanziare attività che riducono le emissioni. Gli incentivi sono quelli che risolvono i problemi” conclude Walsh.

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