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Nessun tetto annuale ai voli su Schiphol, l’Olanda ci ripensa

A una settimana dalle elezioni nazionali, il governo olandese ha ritirato il piano per tagliare emissioni e inquinamento acustico presso l’aeroporto, il 3° in Europa per volumi di traffico. A inizio novembre gli Stati Uniti avevano minacciato rappresaglie se fossero state danneggiate le compagnie americane Delta Airlines e Jet Blue, che volano sull’hub olandese

Tetto annuale ai voli: l’Olanda ci ripensa su Schiphol
Foto di MANIKYAM Mahi su Unsplash

Decisive le pressioni degli Stati Uniti

(Rinnovabili.it) – Il governo olandese fa dietrofront sul tetto annuale ai voli sull’aeroporto di Schiphol. Il piano – contestatissimo dalle compagnie aeree, in primis KML – torna nel cassetto a una settimana dalle elezioni. Senza alcuna certezza che verrà riproposto, nonostante le assicurazioni da parte dell’esecutivo.

Schiphol è il terzo scalo europeo per volumi di traffico e da solo genera ogni anno oltre 8 milioni di tonnellate di CO2. Il governo olandese nel 2022 aveva deciso di imporre un tetto annuale ai voli, nella forma di quote massime di anidride carbonica generabili dal traffico in arrivo e in partenza. In concreto, si sarebbe tradotto in 60mila viaggi l’anno in meno e una flessione dei passeggeri da 70 a 55 milioni.

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L’obiettivo era affrontare le problematiche ambientali e climatiche. Sia tagliando i gas serra (Schiphol vale il 5% delle emissioni dell’Olanda), sia riducendo l’inquinamento acustico e atmosferico, che incide soprattutto sui residenti. Combinando i tagli ai voli con uno stop notturno dalle 24 alle 6 del mattino, l’impatto atteso era un calo del numero di residenti locali gravemente disturbati del 16% e un decremento del 54% di chi è colpito da gravi disturbi del sonno a causa del traffico aereo.

Ma a marzo di quest’anno il caso era finito in tribunale. La compagnia di bandiera KML e altre 5 compagnie avevano denunciato la decisione come illegale e incomprensibile a fronte degli investimenti fatti per ammodernare le flotte e incrementare la quota di carburanti sostenibili.

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Più che le vicende legali, però, sulla decisione del governo olandese di ritirare il tetto annuale ai voli sono pesate le pressioni da Washington. Con una lettera, il 3 novembre gli Stati Uniti avevano minacciato di prendere decisioni analoghe se l’esecutivo fosse andato avanti col piano, sostenendo che viola il trattato UE-USA sul trasporto aereo. Jet Blue e Delta Airlines, due compagnie statunitensi che effettuano voli transatlantici da Schiphol, sarebbero state danneggiate dal piano olandese.