Celebrato il volo inaugurale del più grande aereo elettrico a idrogeno
(Rinnovabili.it) – Sono bastati 10 minuti in aria al bimotore Dornier 228 per ottenere un posto nella storia dei voli a zero emissioni. Il velivolo è stato riadattato da ZeroAvia nell’ambito del progetto HyFleyer II per ospitare un propulsore elettrico a fuel cell. E quando ieri è decollato dall’aeroporto di Cotswold nel Regno Unito, grazie ai suoi 19 posti è divenuto a tutti gli effetti il più grande aereo elettrico a idrogeno “operativo” al mondo. “Questo è un momento importante, non solo per ZeroAvia, ma per tutta l’industria aeronautica nel suo complesso, in quanto dimostra che il vero volo commerciale a zero emissioni è solo a pochi anni di distanza”, ha dichiarato Val Miftakhov, Fondatore e CEO della società.
Il Dornier 228 è un bimotore di linea regionale ad alta capacità. Per il progetto ZeroAvia ha incorporato il motore elettrico sull’ala sinistra, lasciando sulla quella destra la tradizione turboelica. In questa configurazione di test, il propulsore elettrico-idrogeno comprende due stack di celle a combustibile, con pacchi batteria agli ioni di litio che forniscono supporto di potenza durante il decollo e aumentano la sicurezza. I serbatoi dell’idrogeno e le fuel cell sono stati alloggiati all’interno della cabina ma in una configurazione commerciale, verrebbe utilizzato un deposito esterno ripristinando i sedili.
“Il primo volo del nostro velivolo da 19 posti – ha continuato Miftakhov – mostra quanto sia scalabile la nostra tecnologia ed evidenzia il rapido progresso della propulsione a emissioni zero. Questo è solo l’inizio: stiamo costruendo il futuro dell’aviazione sostenibile”. Questo risultato segue i precedenti traguardi taglia dalla società, a partire dai voli del prototipo elettrico nel 2019, e il primo volo al mondo a elettrico-idrogeno a 6 posti su scala commerciale nel settembre 2020.
I test 2020 facevano parte del programma di dimostrazione tecnologica HyFlyer I, che aveva come unico compito quello di dimostrare la fattibilità di sostituire i tradizionali motori ad elica degli aerei con sistemi elettrici alimentati dall’idrogeno. HyFlyer II mira invece allo sviluppo di una configurazione certificabile con propulsore da 600kW e velivoli da 9-19 posti.