Il mix di carburanti sostenibili e kerosene tradizionale esordirà negli scali europei dal 2025 e crescerà di quota ogni 5 anni. Oggi l’aviazione genera il 4% delle emissioni europee
Parlamento Ue e Consiglio trovano l’accordo politico sui nuovi obiettivi SAF
(Rinnovabili.it) – Entro il 2050, il 70% del carburante per l’aviazione dovrà essere verde. Con quote intermedie da rispettare, già a partire dal 2025. È il succo dell’accordo sui nuovi obiettivi SAF (Sustainable Aviation Fuels, carburanti sostenibili per l’aviazione) raggiunto stanotte tra Consiglio e Parlamento europeo. La misura fa parte del pacchetto di provvedimenti che puntano a rendere l’Europa clima neutrale entro metà secolo.
Una definizione larga di carburanti sostenibili
I nuovi obiettivi SAF sono il tassello essenziale per la decarbonizzazione del trasporto aereo in Europa, che pesa per quasi il 4% dei gas serra del continente e per il 14% di quelli generati dai trasporti. Permettono infatti di utilizzare kerosene rinnovabile nei vettori già in uso oggi, senza adeguamenti. È quindi una soluzione più pratica e rapida rispetto agli aerei a idrogeno e a quelli elettrici, in gran parte ancora di là da venire e non sempre adatti a ogni profilo di volo.
Secondo l’accordo raggiunto dai due co-legislatori europei, per carburanti sostenibili per l’aviazione si intendono i combustibili sintetici, alcuni biocarburanti prodotti da scarti agricoli o forestali, dalle alghe, dal biogas, dagli olii usati e da certi grassi animali, e carburanti riciclati prodotti da gas e plastiche di scarto. È incluso anche l’idrogeno rinnovabile.
Gli eurodeputati durante i negoziati hanno strappato garanzie più rigorose sull’effettiva sostenibilità dei SAF: i carburanti a base di mangimi e colture alimentari e quelli derivati da palma e soia non saranno considerati ecologici, poiché non sono in linea con i criteri di sostenibilità.
La tabella di marcia dei nuovi obiettivi SAF
Secondo le misure stabilite dal ReFuleEU Aviation Initiative, tutti gli scali europei dal 2025 dovranno garantire una quota di almeno il 2% di carburanti verdi. Ogni 5 anni la quota dovrà crescere: nel 2030 il 6%, il 20% nel 2035, il 34% nel 2040, il 42% nel 2045, fino al 70% a metà secolo. A partire dal 2030, inoltre, gli scali dovranno fornire anche carburanti sintetici nella proporzione dell’1,2% nel 2030, del 2% nel 2032, del 5% nel 2035, fino al 35% nel 2050.