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Motori elettrici a idrogeno per aerei Dash 8-400 di De Havilland

motore elettrico a idrogeno
Credits: ZeroAvia

(Rinnovabili.it) – Lo sviluppatore ZeroAvia e il produttore di aeromobili De Havilland Canada lavoreranno assieme su un motore elettrico ad idrogeno per aerei commerciali. Lo hanno sancito con un Memorandum of Understanding (MOU) firmato nei giorni scorsi, accordo che porterà alla realizzazione di un propulsore a fuel cell da oltre 2 MW per l’aereo di linea Dash 8-400 da 68 posti. Ma non si tratta di un’operazione sperimentale. L’obiettivo è di sviluppare un programma di retrofit per i modelli di aeromobili già in servizio De Havilland Canada e nel contempo fornire il motore elettrico a idrogeno come opzione di fabbrica su nuovi ordini.

Come parte del progetto, ZeroAvia svilupperà un dimostratore di volo e assieme al costruttore cercherà di ottenere la certificazione del sistema presso le autorità aeronautiche competenti. L’intenzione è quella di identificare una rotta esistente adeguata utilizzando l’aeromobile dimostrativo e puntando all’entrata in servizio entro i prossimi cinque anni.

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Il propulsore impiegato, lo ZA2000, rappresenta il modello avanzato dello ZA600 da 600 kW che nelle prossime settimane verrà impiegato da ZeroAvia in una configurazione ibrida (un motore convenzionale, uno elettrico a idrogeno) a bordo di un Dornier 228 da 19 posti.

“De Havilland Canada ha compiuto progressi significativi nella riduzione delle emissioni”, ha commentato Val Miftakhov, CEO e fondatore di ZeroAvia. “E ha mostrato un grande impegno per un’aviazione più verde. Il prossimo passo è arrivare a una vera e propria neutralità del carbonio utilizzando motori elettrici a idrogeno. La partnership segnala l’interesse degli OEM a passare alla propulsione certificata a emissioni zero il prima possibile”.

Attraverso il suo programma ZA2000, ZeroAvia sta pianificando una serie di dimostrazioni a terra del motore da 1,8 MW entro la fine del 2022. Da lì, l’azienda prevede la certificazione del suo propulsore ZA2000 per supportare velivoli da 40-80 posti con una gamma potenziale superiore di 700 miglia nautiche entro il 2026, per poi estendersi agli aerei fino a 90 posti entro il 2027.

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