L’innovativo motore aeronautico della compagnia inglese è stato alimentato al 100% da SAF
(Rinnovabili.it) – E’ almeno il 10% più efficiente del migliore motore aeronautico oggi sul mercato, il Trent XWB (e riduce il rumore del 35%). Oltre a frantumare ogni precedente record di dimensioni, con le pale in carbonio e titanio della ventola che misurano 3,56 metri ciascuna e sono stampate in 3D. E ha superato il primo test a terra, condotto interamente con carburanti sostenibili per aerei ottenuti da olii esausti. Stiamo parlando di UltraFan, il gigantesco sistema di propulsione che Rolls-Royce sta mettendo a punto dal 2014.
Una tecnologia che rende più vicino l’obiettivo di decarbonizzare il trasporto aereo, sostiene l’azienda. Anzi, una suite di tecnologie. Alcune già applicabili sui motori in servizio oggi. Altre scalabili per velivoli a fusoliera sia stretta che larga. “A breve termine, è possibile trasferire le tecnologie del programma di sviluppo UltraFan agli attuali motori Trent, offrendo ai nostri clienti una disponibilità, un’affidabilità e un’efficienza ancora maggiori”, specifica la compagnia.
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Questo nuovo motore aeronautico – è la prima volta da 54 anni che Rolls-Royce sviluppa una nuova tecnologia per la propulsione aerea – abbinato ai SAF, i combustibili sostenibili per l’aviazione, sarebbe in grado di migliorare l’efficienza del 25% rispetto alla prima generazione di motori Trent grazie a un rapporto particolare tra la grande ventola e un nucleo relativamente piccolo. E quindi abbattere le emissioni. Secondo i dati forniti da Rolls-Royce, l’UltraFan sarebbe in grado di azzerare le polveri sottili e di ridurre del 40% le emissioni di NOx.
“Il dimostratore UltraFan è un vero e proprio game changer: le tecnologie che stiamo testando nell’ambito di questo programma sono in grado di migliorare i motori di oggi e quelli di domani. Ecco perché questo annuncio è così importante: stiamo assistendo alla creazione di una storia, un cambiamento radicale nel miglioramento dell’efficienza dei motori”, afferma l’ad della compagnia, Tufan Erginbilgic.