La “Nespresso dell’idrogeno” punta ai cieli internazionali
(Rinnovabili.it) – Decarbonizzare l’aviazione? Per alcuni il mezzo più efficiente è l’idrogeno. Che sia bruciato in un motore a reazione o impiegato in una cella a combustibile per produrre elettricità, il vettore continua ad allettare grazie ad un’energia specifica tre volte superiore al carburante tradizionale e zero emissioni. Ma il passaggio all’H2, soprattutto per i grandi aerei, non è così semplice da realizzare. Tra le diverse realtà che stanno lavorando a questo scopo si è aggiunta in questi anni anche l’Universal Hydrogen. La società statunitense ha realizzato uno speciale kit di conversione all’idrogeno e moduli intercambiabili per la ricarica, che potrebbero facilitare il passaggio.
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Un’idea “semplice” e funzionale che mira a fare per il carburante pulito ciò che il celebre marchio della Nestè ha fatto per il caffè. “Siamo la capsula Nespresso dell’idrogeno”, ha spiegato alla Reuters, Paul Eremenko, CEO e cofondatore di Universal Hydrogen. Quando la Nespresso ha iniziato a vendere le sue ormai celebri cialde, ha anche prodotto le prime macchine per il caffè incoraggiando altre realtà a produrre sistemi compatibili. “Per noi si tratta di un modello simile. Qualcuno doveva costruire ‘la prima caffettiera’ e quindi abbiamo sviluppato un kit di conversione all’idrogeno da offrire alle compagnie aeree regionali”.
Il kit di conversione all’idrogeno
Eremenko, forte anche dell’esperienza come CTO sia di Airbus che e United Technologies, è pronto a scommettere sulla rivoluzione dell’H2. D’altra parte la società ha già firmato alcune lettere di intenti con tre compagnie aeree per convertire oltre 15 aerei di linea regionali al vettore. Il kit include una fuel cell e un gruppo propulsore elettrico; e ovviamente le capsule modulari a idrogeno con cui fare il pieno al velivolo.
L’aereo bersaglio della trasformazione sarà un Dash-8. Il velivolo perderà turboelica e serbatoi di carburante a favore di una coppia di motori elettrici Magnix da 2MW, la cella a combustibile e i moduli di ricarica. Facile immaginare che anche a causa della minore densità energetica dell’H2, il kit di conversione occupi un po’ di spazio, riducendo i posti disponibili sull’areo da 56 a 40. In compenso l’impianto assicura un’autonomia di circa 740 km a zero emissioni. A titolo di confronto, si tratta del 75% delle rotte attuali percorse dai Dash-8. Secondo Universal però si potrebbe estendere l’autonomia ad un 95% impiegando l’idrogeno liquido.