Su 6 permessi dell’ETS europeo per l’aviazione, 5 saranno gratis
(Rinnovabili.it) – La Brexit costringe Bruxelles a rivedere le quote dell’ETS europeo che saranno ritirate nel 2021. Per riflettere il minor numero di aziende coperte dal mercato comune dei crediti di carbonio dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea tra due settimane, le quote che saranno ritirate nella Market Stability Reserve saranno solo 307.663.518 contro i 332.519.080 permessi annunciati in precedenza.
Nello specifico, ad essere ritirati saranno i permessi resi disponibili per le aste tra il 1 settembre del 2020 e il 31 agosto del 2021. Bruxelles conferma che continueranno a essere coperte dall’Emission trading system europeo anche le centrali elettriche presenti in Irlanda del Nord, territorio che dal 1° gennaio diventerà a tutti gli effetti extra-comunitario. Lo prevedono le regole sul mercato dell’elettricità convenute nell’accordo di ritiro dello UK.
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Ma la Brexit non è l’occasione per metter mano a quelli che molti osservatori considerano i punti più deboli dell’ETS europeo rispetto ai suoi benefici sul clima: l’enorme volume di quote gratuite concesse alle compagnie aeree e a quelle di navigazione. Nello specifico, l’Unione Europea ha annunciato che il numero di permessi rilasciati al settore dell’aviazione sarà di circa 24,5 milioni nel 2021. La maggior parte di questi permessi, circa 20,7 milioni, sarà consegnata gratuitamente alle compagnie aeree.
Secondo un recente studio di T&E, l’abolizione delle quote gratuite è una misura necessaria per far arrivare sul mercato le tecnologie che servono per decarbonizzare uno dei settori più ostici come l’aviazione, tra cui lo sviluppo degli e-fuel verdi. Le emissioni degli aerei rappresentano quasi il 4% delle emissioni totali in ambito Ue e hanno uno dei trend peggiori: dal 2013 a oggi sono cresciute ben del 26%.
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Ad ogni modo,il prezzo della singola quota sembra destinato a crescere il prossimo anno. Effetto anche delle regole più stringenti sul taglio delle emissioni, su cui i Ventisette hanno trovato un accordo la settimana scorsa. L’UE si è impegnata a tagliare le emissioni del 55% entro il 2030. Subito dopo l’annuncio, il prezzo dei permessi dell’ETS europeo è salito appena oltre i 31 euro a quota.
Per raggiungere gli obiettivi climatici, Bruxelles può sia allargare la copertura del mercato ad altri settori (adesso copre il 45% delle emissioni continentali), sia ritirare più quote dal mercato inserendole nella Market Stability Reserve. In ogni caso, secondo le stime più ottimistiche le quote dovrebbero arrivare a 40 euro l’una entro fine 2021 (lo sostiene l’azienda di consulenza londinese Energy Aspects), mentre quelle più caute di Bloomberg vedono quel valore per la metà del decennio.