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Riforma ETS e incentivi agli e-fuel, così si tagliano le emissioni degli aerei

emissioni degli aerei
Credits: Tobias Rehbein da Pixabay

Dal 2013 le emissioni degli aerei hanno segnato +26%

(Rinnovabili.it) – Un tetto alle quote ETS che le compagnie aeree possono acquistare. E portare a zero i permessi distribuiti gratuitamente al settore. Solo così l’Unione europea potrà davvero tagliare le emissioni degli aerei nei prossimi anni, allineando anche quest’area alla nuova politica climatica del blocco.

Lo sostiene un nuovo studio commissionato da Transport & Environment e pubblicato il 30 novembre, che analizza come abbattere le emissioni di uno dei settori cosiddetti hard-to-abate, difficili da decarbonizzare. Le emissioni degli aerei rappresentano quasi il 4% delle emissioni totali in ambito Ue e hanno uno dei trend peggiori: dal 2013 a oggi sono cresciute ben del 26%.

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Entro la prossima estate, Bruxelles procederà con la revisione del mercato europeo del carbonio (ETS) anche per quanto riguarda l’aviazione civile. Le proposte di T&E contenute nello studio partono dalla considerazione che in quella sede la priorità dell’Ue dovrebbe essere fare in modo che il comparto non torni a emettere ai livelli pre-Covid. Tanto più che finora ha ricevuto 33 miliardi di euro di sovvenzioni, senza alcun vincolo di taglio climatico.

La ripresa verde dell’aviazione quindi passa per forza da una riforma dell’ETS. Perché ai prezzi attuali delle quote, segnala lo studio, le compagnie non hanno alcun incentivo a introdurre tecnologie pulite e carburanti a zero emissioni. “Una volta passata la crisi, le compagnie aeree devono pagare un prezzo reale per le loro emissioni di carbonio, un prezzo che assicuri che nuove tecnologie come gli e-fuel possano arrivare sul mercato”, commenta Jo Dardenne di T&E.

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Come raggiungere questo obiettivo? Cancellare le quote gratuite vale circa 1 miliardo di euro all’anno, calcola lo studio. Fondi da utilizzare per sostenere lo sviluppo di e-fuel verdi per gli aerei. Su questa base l’Ue potrebbe aggiungere poi un meccanismo incrementale che obblighi le compagnie a dismettere una certa percentuale di quote in loro possesso ogni anno.

Fin qui le misure che aiuterebbero a tenere il prezzo delle quote su livelli utili a incentivare la decarbonizzazione del settore aereo. Ma il rapporto avverte che non è abbastanza per tagliare davvero le emissioni degli aerei. In parallelo, sostiene T&E, l’UE e i singoli governi dovrebbero anche imporre l’uso di e-fuel sostenibili da parte delle compagnie aeree e tassare il cherosene oggi usato come principale carburante.

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