Ricalcano fedelmente gli obiettivi (ben poco ambiziosi) che l’industria si è imposta da sola. E non ridurranno davvero le emissioni. Ma eviteranno agli Usa una condanna in tribunale
L’Epa ha approvato ieri gli standard per le emissioni degli aerei
(Rinnovabili.it) – Dietro le nuove regole americane sulle emissioni degli aerei non c’è la lotta al cambiamento climatico. C’è invece un più prosaico tentativo di evitare una condanna in tribunale. Che avrebbe imposto al governo di approvare comunque una legge in materia, ma probabilmente con criteri più stringenti.
L’origine di questo regolamento sulle emissioni degli aerei risale a luglio. L’Epa, l’agenzia federale che ha la responsabilità per la protezione dell’ambiente e, tra le altre cose, ha voce in capitolo anche sulle emissioni di gas serra, presenta una bozza di testo. E’ modellata sulla base dell’accordo internazionale in materia raggiunto nel 2016 dall’Icao, l’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile. Formalmente rispetta le richieste; in realtà è tutto fuorché una proposta ambiziosa.
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Il patto raggiunto sotto l’egida Onu dall’Icao prevede che i nuovi aerei consumino il 4% di carburante in meno rispetto ai livelli del 2015, a partire dal 2028. Il regolamento Epa presentato a luglio e finalizzato ufficialmente il 28 dicembre, in buona sostanza, serve a Washington per poter dire di essere allineata con gli standard internazionali. Ma senza incidere realmente sul settore.
Infatti le regole approvate dall’Epa sono la copia carbone degli impegni già assunti dall’industria dell’aviazione. La stessa agenzia prevede che i nuovi paletti non porteranno a una riduzione delle emissioni degli aerei. Né che costringeranno i produttori a introdurre tecnologie più efficienti di quanto richiesto dagli standard internazionali.
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Non stupisce quindi che l’industria esulti. Mentre diversi gruppi ambientalisti – ma anche 11 stati americani – ritengono le regole deleterie per il clima. Perché proteggono lo status quo e bloccano ogni ulteriore azione climatica. E’ la prima volta in assoluto che il settore – responsabile del 3% delle emissioni nazionali – viene regolato negli Stati Uniti. Ma difficilmente può essere visto come un vero passo in avanti.
“Questa regola è particolarmente esasperante perché ci sono modi efficaci per l’industria aeronautica di modernizzare e decarbonizzarsi”, ha detto Liz Jones, avvocato presso il Climate Law Institute del Center for Biological Diversity. “Ciò di cui abbiamo disperatamente bisogno sono standard che impongano la tecnologia per portare il settore sulla buona strada”.