Una ong britannica ha passato al vaglio tutte le promesse sul clima presentate dall’industria dell’aviazione dal 2000 a oggi. Dei 50 target soltanto uno è stato raggiunto
Il dossier di Possible sulle emissioni degli aerei in UK
(Rinnovabili.it) – Negli ultimi 22 anni le compagnie aeree hanno fissato un obiettivo climatico dopo l’altro. E li hanno mancati tutti, regolarmente. Tranne uno. Tanto che le emissioni degli aerei hanno continuato a salire costantemente. “Le aziende fissano obiettivi altisonanti con un sacco di fanfare e annunci. Ne parlano per un paio d’anni – poi gli obiettivi affondano senza lasciare traccia, per non essere più visti”, spiega Leo Murray di Possible, l’ong inglese che ha appena pubblicato un dossier sull’azione climatica dell’industria dell’aviazione UK.
Il dossier si concentra sulla Gran Bretagna, ma la situazione che fotografa vale anche a livello internazionale. Nel 2019, infatti, le emissioni degli aerei hanno raggiunto 1 Gt di CO2 l’anno, pari al 2,8% del totale mondiale. Dal 2000 la crescita è stata del 2% annuo. Nel caso del Regno Unito però il peso specifico delle compagnie aeree è più alto: valgono il 7% dei gas serra totali.
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La maggior parte delle promesse dell’aviazione riguarda l’uso di una certa percentuale di biofuel, oppure la messa a punto di vettori più efficienti, o ancora la creazione di fondi per il contrasto al cambiamento climatico. In molti casi però non solo questi obiettivi non vengono raggiunti, ma le compagnie li ripropongono – sostanzialmente identici – a distanza di qualche anno, come se non fossero mai stati proposti prima.
In altri casi, invece, il raggiungimento degli obiettivi è difficile da valutare. Non succede per caso. I ricercatori dell’ong hanno dovuto maneggiare spesso definizioni poco chiare, un processo di monitoraggio opaco e un reporting che manca di coerenza. Tutti escamotage dell’industria per confondere le acque e imbellettare le proprie credenziali di sostenibilità. Ma non di rado, anche se gli obiettivi fossero stati raggiunti, secondo gli autori del dossier molti target sono troppo poco ambiziosi per ridurre davvero l’impatto climatico dell’aviazione.
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Insomma gli obiettivi, conclude il dossier, “sembrano funzionare principalmente come una tattica per dare un’impressione di progresso e di azione per affrontare gli impatti ambientali dell’aviazione al pubblico e ai responsabili politici, al fine di prevenire qualsiasi barriera politica alla crescita continua del settore”.