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Emissioni aerei in Europa, -10% se migliora la gestione dello spazio aereo

Emissioni aerei: in Europa -10% con migliore gestione spazio aereo
Foto di Viktor Forgacs su Unsplash

Possibile una riduzione emissioni aerei “immediata e significativa”

Basta riconfigurare la gestione dello spazio aereo europeo per tagliare del 10% le emissioni degli aerei. Lo sostiene uno studio prodotto da easyJet, la compagnia low-cost, che ha analizzato tutte le sue rotte continentali per un anno alla ricerca di margini per migliorare l’efficienza dei vettori.

Procedure obsolete. Routing complesso. Flessibilità limitata dello spazio aereo. Modifiche recenti che peggiorano il quadro emissivo invece di migliorarlo. Come a Londra e a Malpensa, dove i nuovi corridoi per l’atterraggio allungano il volo di 10 minuti e danno priorità al carico di lavoro del controllore rispetto all’efficienza operativa. Sono questi i fattori identificati dallo studio come responsabili di una quota importante di emissioni degli aerei.

Solo considerando le tratte coperte da easyJet, modificando la gestione dello spazio aereo la compagnia sostiene di poter risparmiare oltre 650mila tonnellate di CO2 ogni anno, circa il 10% del totale. La stessa percentuale che si ottiene allargando l’analisi a tutte le compagnie che operano nel vecchio continente, in tutto 18 milioni di tonnellate di CO2.

“Una cifra che rivela la portata di questa opportunità, che potrebbe rappresentare un percorso significativo per creare una riduzione immediata e significativa delle emissioni di carbonio nell’aviazione europea”, commenta la low-cost.

La migliore gestione dello spazio aereo per limitare l’impatto dell’aviazione civile sul clima è una delle direttrici su cui si sta muovendo Bruxelles. Anche se non la principale. Alcuni progetti finanziati dall’UE stanno studiando soluzioni concrete per tagliare le emissioni riconfigurando le rotte in prossimità degli aeroporti. Come DYN-MARS, lanciato a fine 2023, che stima un possibile taglio delle emissioni degli aerei intorno al 10%, come easyJet. Ma la via principale, al momento, resta l’ETS UE. Con l’ultima riforma, le quote gratuite garantite alle compagnie aeree saranno progressivamente eliminate entro il 2026.

Gli aerei oggi sono responsabili del 3,8-4% delle emissioni totali dell’Europa, e di circa il 13% di quelle del settore trasporti.

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