Rinnovabili • Emissioni aerei cargo: già +25% rispetto al 2019

Il trasporto aereo ha il long Covid: emissioni degli aerei cargo +25% sul 2019

Un rapporto di Stand.Earth ricostruisce lo slittamento della logistica dal mare all’aria per il trasporto merci. Il modello che si è imposto come risposta all’emergenza durante la pandemia viene ancora adottato ed espanso da big come UPS, FEDEX, Amazon Air

Emissioni aerei cargo: già +25% rispetto al 2019
Foto di Jan Rosolino su Unsplash

Il Covid-19 ci ha lasciato in eredità un boom di emissioni degli aerei cargo

Alla fine del 2023, le emissioni degli aerei cargo a livello mondiale erano cresciute del 25% rispetto ai livelli del 2019. In termini quantitativi si tratta di circa 22 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Una frazione ridotta delle 800 MtCO2 emesse nel 2022 dal settore del trasporto aereo nel complesso. Ma è un dato da non sottovalutare per alcune ragioni. Questo settore si conferma ancora in piena crescita per quanto riguarda i gas serra. E, per il trasporto merci, lo shock del Covid-19 sulle catene di fornitura globali ha cambiato strutturalmente le carte in tavola.

Emissioni aerei cargo, perché continuano a crescere?

Il boom del trasporto aereo di merci è imputabile alle “aspettative degli acquirenti di consegne rapide” e al “cambiamento nell’economia post-pandemia”, sottolinea un rapporto di Stand.earth pubblicato il 26 giugno. Fino al 2019 il trasporto aereo era impiegato solo per beni deperibili, consegne urgenti e articoli di lusso. La logistica globale era incardinata saldamente sul trasporto via mare. Il Covid-19 ha modificato il quadro.

Dal 2020 “le interruzioni senza precedenti del trasporto marittimo e della catena di approvvigionamento hanno creato una distorsione del mercato storicamente unica: le merci non urgenti, non deperibili e di valore inferiore venivano sempre più trasportate tramite trasporto aereo”. E i dati aggiornati all’anno scorso suggeriscono che non sia stata una parentesi: l’anomalia “in realtà non solo continua, ma in alcuni casi cresce”.

Secondo il rapporto, l’anno scorso gli operatori di aerei cargo hanno effettuato 300mila voli in più rispetto al 2019, un aumento che sfiora il 30%. La fetta maggiore di questo incremento è localizzata negli Stati Uniti, che da soli rappresentano il 40% delle emissioni degli aerei cargo a livello globale.

A trainare questa tendenza sono le grandi compagnie di spedizione, su tutte UPS e FEDEX. Queste aziende hanno continuato a operare “come se la pandemia e le interruzioni della catena di approvvigionamento continuassero anche oggi” e il ricorso al trasporto aereo “fosse una necessità”. Sulla stessa scia si sta accodando Amazon Air, che nel 2019-2023 ha ripetutamente raddoppiato la sua impronta di carbonio anno su anno. Nello stesso periodo, l’inquinamento da CO2 e NOx presso gli aeroporti globali è cresciuto del 25% come conseguenza diretta dell’aumento delle emissioni degli aerei cargo.

“Con il 99,8% del carburante per l’aviazione prodotto da combustibili fossili e l’adozione di misure sostitutive a basse emissioni di carbonio ancora distanti molti anni se non decenni, le strategie a breve termine per ridurre le spedizioni di merci aviotrasportate rimangono fondamentali per frenare l’aumento delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico”, conclude il rapporto.

About Author / La Redazione