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L’Expo 2030 si visiterà a bordo di elicotteri elettrici

Fabbricati da FlyNow Aviation, una flotta di elicotteri elettrici mono e bi-posto dovrà accompagnare gli avventori all’Expo Saudita

elicotteri elettrici
Foto di Ian Baldwin su Unsplash

L’annuncio della Saudi Arabia Holding fa salire l’hype per gli elicotteri elettrici

La notizia è contenuta in un post su LinkedIn di Mohammed AlQahtani, CEO della Saudi Arabia Holding Co. È lui che ha le chiavi della prossima Expo internazionale di Riyadh del 2030 e annuncia che una flotta di mini elicotteri elettrici sarà utilizzabile dai visitatori per muoversi all’interno del sito dell’evento.

Questi elicotteri mono e biposto sono progettati per costare poco e avere un’autonomia della batteria fino a 50 km. Quanto basta per coprire le distanze all’interno del sito dell’Expo, insomma. La versione biposto può trasportare fino a 200 kg e, sebbene possano raggiungere una velocità massima di 130 km/h, saranno probabilmente limitati a velocità inferiori durante i voli nell’area dell’Expo.

Il design di questi mini elicotteri elettrici è essenziale: si basa su una semplice capsula con una coppia di rotori coassiali che ruotano in direzioni opposte per bilanciare la coppia, eliminando così la necessità del tradizionale rotore di coda. Con un peso di appena 210 kg senza passeggeri, questi velivoli promettono un impatto acustico inferiore a 55 dB a 150 metri di altitudine. Per fare un paragone, come una chiacchierata senza alzare la voce.

L’elicottero elettrico è sviluppato da FlyNow, azienda austriaca che dopo l’annuncio di due giorni fa ha sei anni per avviare la produzione su larga scala e realizzare migliaia di questi mezzi per l’Expo. Attualmente, l’azienda è ancora nella fase di test a terra del prototipo. Un velivolo che, dunque, non ha ancora spiccato il volo. Visto da questa prospettiva, il termine di sei anni è pericolosamente vicino. La catena di montaggio è ancora di là da venire, visto che bisogna ancora allestire l’ufficio in Arabia Saudita. Senza contare che, in parallelo, occorrerà sviluppare un sistema di controllo autonomo della flotta mai realizzato finora. Non tutti i velivoli si alzeranno in volo allo stesso tempo, e bisognerà ottimizzare la logistica tenendo conto dei tempi di carica dei mezzi.

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