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La Francia approva il divieto per i voli brevi. Ma il decreto è una farsa

Dopo due anni di ritocchi e aggiustamenti (in peggio), la tanto sbandierata misura per ridurre le emissioni del trasporto aereo entra in vigore. Ma abbatterà zero tonnellate di gas serra: le modifiche l’hanno resa inutile o inapplicabile

Divieto voli brevi: la Francia abolisce solo tratte che non esistono più
Foto di Daniel Eledut su Unsplash

Solo 3 tratte sono toccate dal decreto: non sono più servite da voli di linea da anni

(Rinnovabili.it) – Dall’aeroporto di Parigi-Orly spariscono per sempre le destinazioni Bordeaux, Nantes, Lione. Chi vuole raggiungere queste città dalla capitale deve usare il treno. Mettendoci comunque meno di 2 ore e mezza. Lo ha stabilito la Francia con un decreto in vigore da oggi che introduce il divieto per i voli brevi, come previsto dalla legge Clima approvata nel 2021.

Il provvedimento fa parte di un pacchetto di misure per ridurre le emissioni di gas serra aggredendo un settore, quello del trasporto aereo, che contribuisce per quasi il 4% delle emissioni europee. Di cui una fetta non piccola deriva proprio dai voli su tratte brevi. A livello globale, i voli passeggeri di tutte le tipologie generano circa l’81% dei gas serra del settore. Su questa percentuale, il 40% dipende da voli domestici, mentre il 33,3% da voli a breve percorrenza (cioè inferiori ai 1500 km).

Il divieto voli brevi non funziona

A dispetto delle apparenze, il divieto per i voli brevi deciso dal governo francese ha ben poca sostanza. È nato come suggerimento da parte della Convention citoyenne pour le climat, un organismo consultivo voluto dall’Eliseo per coinvolgere i cittadini nelle scelte strategiche sul clima. Macron, però, ha tenuto l’idea centrale ma depotenziandola: la convenzione suggeriva lo stop per tutti i voli di durata di almeno 4 ore se sostituibili col treno, il provvedimento abbassa il limite a 2,5 ore.

E introduce molte altre clausole e distinguo, fino a far diventare il divieto per i voli brevi solo una pallida copia dell’originale. Con beffa finale: i voli effettivamente aboliti sono solo tre – quelli tra Parigi e le tre città – ma già da tempo quelle tratte non erano più servite da alcun collegamento aereo. Al momento, quindi, l’impatto effettivo della misura sul clima è pari a zero. Mentre sono ancora in vigore le stesse tratte, ma con partenza dall’altro aeroporto di Parigi, Roissy-Charles de Gaulle. Tratte che resteranno grazie a modifiche al decreto introdotte su pressione delle compagnie aeree (senza la manina dei lobbisti, le tratte sarebbero comunque state poche: appena 8). La misura non è nemmeno definitiva: sarà in vigore solo per tre anni.