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Un dirigibile solare farà il giro del mondo senza scali nel 2026

dirigibile solare
Credits: Orange

Coperto da 4800 metri quadri di pellicola fotovoltaica, il dirigibile solare combinerà idrogeno ed energia del sole per non fermarsi mai

(Rinnovabili.it) – Era il 1872 quando lo scrittore Jules Verne pubblicava il suo “Giro del mondo in 80 giorni”. Un romanzo in cui il protagonista, Phileas Fogg, circumnavigava il globo a bordo delle ultime tecnologie sviluppate dalla seconda rivoluzione industriale. C’erano treni, battelli a vapore, piroscafi, ma nessun dirigibile solare. Il primo dirigibile compare infatti nel suo romanzo fantascientifico di 12 anni più tardi, Robur il conquistatore. Ma non era facile immaginare un oggetto mosso semplicemente dall’energia del sole. A completare il quadro ci ha pensato recentemente la Euro Airship, con il suo nuovo Solar Airship One. Il dirigibile solare dell’azienda francese farà primo il giro del mondo a zero emissioni nel 2026. Ci metterà venti giorni e sarà un’azione dimostrativa che ricorda quella del 2016 ad opera dell’aereo fotovoltaico Solar Impulse, sviluppato dal Politecnico di Losanna.

Fondata nel 2010 da Jean Lescat e Marc Sénépart, Euro Airship è un’azienda francese specializzata nella progettazione, costruzione e vendita di dirigibili. La sede è a Pau, nel cuore della regione aeronautica francese, quasi al confine con la Spagna. I dirigibili di Euro Airship sono progettati per diversi mercati: trasporti, turismo, merci, aiuti umanitari, sorveglianza civile e militare. Alla collezione mancava un dirigibile solare, che ha impiegato oltre 10 anni di ricerca e sviluppo. La speranza, naturalmente, è commercializzare questo velivolo nei prossimi anni. 

Come è fatto il dirigibile solare che farà il giro del mondo

La campagna promozionale sarà di tutto rispetto: il Solar Airship One, infatti, promette di svolgere il primo giro del mondo senza scali e senza combustibili fossili. L’unica componente non rinnovabile è l’elio, un gas che una volta fuggito nell’aria non si può recuperare. L’interno del “pallone” ne contiene 50 mila metri cubi, stoccati in 15 involucri. Il tragitto sarà superiore ai 40 mila km in 20 giorni. Il dirigibile solare seguirà una traiettoria vicina all’equatore a un’altitudine media di 6 mila metri. La missione si avvale del supporto di alcuni partner, come Capgemini, Groupe La Poste e Orange. 

A pilotare il dirigibile saranno Dorine Bourneton, Jean-Pierre Haigneré, Michel Tognini e Bertrand Piccard, che ha già guidato il Solar Impulse nel 2016. Il velivolo è lungo 151 metri e tutta la sua parte superiore è ricoperta da una pellicola solare. Si tratta di una superficie di circa 4.800 metri quadrati. Di giorno, i pannelli solari faranno funzionare i sistemi di propulsione elettrica del dirigibile, accumulando allo stesso tempo energia extra per il trasporto notturno elettrolizzando l’acqua in idrogeno. Di notte, l’idrogeno scorrerà attraverso una cella a combustibile, fornendo l’energia necessaria per andare avanti fino al mattino.

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