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La decarbonizzazione del settore aereo in Europa decollerà davvero?

L’industria promette la neutralità climatica entro metà secolo, ma chiede a Bruxelles di mettere in campo politiche adeguate. Soprattutto su combustibili sostenibili e nuove tecnologie

Decarbonizzazione del settore aereo: l’industria presenta il piano Destination 2050
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I principali stakeholder del continente presentano il loro piano per la decarbonizzazione del settore aereo

(Rinnovabili.it) – La decarbonizzazione del settore aereo entro la metà del secolo è possibile. Ma Bruxelles dev’essere disposta a dare una mano. Servono politiche appropriate per aiutare le compagnie aeree a centrare l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, punto su cui l’Unione Europea sta facendo pressione da tempo. In particolare, sostegno per i combustibili sostenibili e per lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia.

Sono i due punti cardine evidenziati da uno studio commissionato dai principali portatori d’interesse dell’industria europea dell’aviazione, tra cui ACI Europe, Airlines for Europe, la rappresentanza dell’industria ASD, l’ente di controllo del traffico aereo CANSO e l’associazione regionale dei vettori ERA. Con cui lanciano il loro piano per diventare net-zero.

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L’iniziativa battezzata Destination 2050 riguarda tutti i voli verso, e in partenza da, aeroporti situati nello spazio UE, in Gran Bretagna e nell’area coperta dall’Associazione europea di libero scambio (EFTA). Più nel dettaglio, il rapporto evidenzia 4 misure su cui si dovrebbe reggere il percorso verso la decarbonizzazione del settore aereo.

Miglioramenti sostanziali nelle tecnologie degli aeromobili e dei motori, si legge nello studio, potrebbero portare a riduzioni delle emissioni del 37%. Poi il punto sull’uso di combustibili sostenibili per l’aviazione, da cui è atteso un calo delle emissioni del 34%. Per l’8% di emissioni in meno pesa l’introduzione di misure economiche ad hoc che favoriscano le aziende del settore, mentre un -6% di emissioni può arrivare dai miglioramenti nella gestione del traffico aereo.

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Quindi, la quota più consistente del calo di emissioni verrebbe effettuata tramite l’uso dell’idrogeno e della propulsione ibrida-elettrica, oltre ai combustibili sostenibili per l’aviazione. Le politiche dei prezzi del carbonio, una migliore gestione del traffico aereo e l’impatto dei costi ambientali sulla domanda di viaggi aerei, misure inserite nel piano, consentirebbero invece riduzioni più modeste.

Per Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI Europe, il piano Destination 2050 e la tabella di marcia presentata “non hanno precedenti”. Non solo perché per la prima volta tutto il settore “si impegna a favore della decarbonizzazione”, ma soprattutto perché il percorso delineato sarebbe allineato “agli obiettivi climatici dell’UE e all’accordo di Parigi”. Ma serve luce verde – e supporto – da Bruxelles. “E’ chiaro che non possiamo farlo da soli”, continua Jankovec. “Bisogna essere in due per ballare il tango. Ora abbiamo bisogno che l’UE fornisca la politica e il quadro normativo che ci consentirà di fornire un’aviazione europea net-zero entro il 2050”.