Pagare le quote d’inquinamento anche nell’SSE, questa la richiesta della Polonia per le compagnie aeree
(Rinnovabili.it) – Sette Stati membri dell’Unione starebbero facendo pressioni affinché vengano abolite le quote gratuite di carbonio per le compagnie aeree. Se questa proposta venisse accettata, costringerebbe il settore del trasporto aereo ad acquistare tutti i permessi di inquinamento, facendo impennare i costi dei voli. Tuttavia, molti ambientalisti (e non solo) affermano che l’attuale sistema sia fortemente inefficace e, di fatto, non incentivi le compagnie aeree ad affrontare seriamente il problema delle emissioni di gas serra.
Tra i sette Stati europei, la Polonia sembra avere maggiore risolutezza. A sua volta nel mirino a causa della sua dipendenza dal carbone, il governo polacco ha dichiarato che le dispense sul credito al carbonio (per un valore di 800 milioni di euro nel solo 2019) hanno minato l’obiettivo del sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (ETS) di ridurre le emissioni in modo conveniente. Le quote gratuite per i voli all’interno dello Spazio Economico Europeo, infatti, non possono essere giustificate poiché il settore “non è direttamente esposto al rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”, ha affermato Varsavia.
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Le emissioni del trasporto aereo coperte dall’ETS sono aumentate ogni anno dal 2013 al 2018, secondo i dati dell’UE. Nello specifico, la compagnia irlandese Ryanair è diventata una delle 10 maggiori aziende che produce più emissioni nel mercato del carbonio europeo, insieme a nove centrali a carbone. Finora, l’aviazione rappresenta circa il 3% delle emissioni dell’UE, ma si prevede che la sua quota aumenterà rapidamente se non controllata.
Paesi come Paesi Bassi e Spagna stanno attualmente esplorando la possibilità di creare delle tasse ambientali per far sì che le compagnie aeree paghino per il loro inquinamento. La Polonia ha dichiarato che la fine delle quote gratuite per il settore del trasporto aereo avrebbe proprio un effetto simile alle tasse ambientali.
Da questo punto di vista, la revisione dell’ETS prevista per il 2021 sarebbe probabilmente la prima opportunità dell’UE per adeguare le quote gratuite dell’aviazione. Ma qualsiasi piano per rendere più rigido il mercato del carbonio nell’UE potrebbe dover fare i conti con l’opposizione dell’ICAO, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’aviazione, che l’anno prossimo lancerà un programma globale, CORSIA, per richiedere alle compagnie aeree di acquistare crediti di compensazione del carbonio.
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L’ICAO, infatti, vuole che l’UE rimuova l’aviazione dal suo mercato del carbonio, facendo di CORSIA l’unica misura per affrontare le emissioni del trasporto aereo. Bruxelles ha affermato che prenderà in considerazione questa possibilità solo se il programma ONU rispetterà rigorosi standard ambientali.