L’iniziativa ReFuel Eu Aviation prevede carburanti verdi solo per i voli brevi
(Rinnovabili.it) – Anche i voli a lunga percorrenza devono rientrare nell’iniziativa ReFuel Eu Aviation sui carburanti verdi con cui l’Unione Europea punta a decarbonizzare i trasporti aerei. Lo chiede una vasta coalizione di compagnie aeree e Ong europee, preoccupate dalla proposta di considerare soltanto i voli tra paesi dell’area EEA (European Economic Area), cioè l’UE a Ventisette più UK, Islanda, Norvegia, Svizzera.
Nella lettera indirizzata alla Commissaria UE ai Trasporti Adina Vălean, i firmatari sottolineano che i voli a lungo raggio sono i maggiori responsabili delle emissioni degli aerei e quindi dell’impatto climatico del settore. Secondo recenti dati di Eurocontrol, il 6% dei voli, quelli di lunghezza superiore a 4.000 km, sono responsabili da soli della metà delle emissioni di CO2 del trasporto aereo.
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Il nodo della questione è l’obbligo di utilizzare carburanti verdi. La proposta ReFuel Eu Aviation attualmente esclude i voli a lunga percorrenza. Per William Todts, direttore esecutivo di T&E, ong tra i firmatari della lettera, “i combustibili sostenibili per l’aviazione sono la soluzione per i voli a lungo raggio, che sfuggono alla regolamentazione del loro inquinamento nonostante causino la maggior parte delle emissioni”. Queste tratte infatti non sono coperte dall’ETS europeo.
Serve però cautela su quali carburanti dichiarare davvero sostenibili, si legge nella lettera. “I combustibili sostenibili devono effettivamente funzionare anche per l’ambiente, motivo per cui abbiamo bisogno di obiettivi per i combustibili sintetici, criteri più severi per i biocarburanti di seconda generazione e non combustibili a base di colture”, spiega ancora Todts. Questi ultimi infatti hanno molteplici impatti negativi su ambiente e biodiversità.
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Il suggerimento recapitato a Bruxelles è di mantenere i carburanti verdi per i voli a lunga percorrenza anche nel lungo termine, mentre per i voli più brevi questo dovrebbe essere solo un passaggio intermedio in attesa dello sviluppo di tecnologie a zero emissioni anche per il comparto aereo. La lettera esorta quindi la Commissione ad assicurarsi che l’iniziativa non causi ritardi allo sviluppo di sistemi di propulsione low-carbon alternativi.